Modest Heroes: un gioiellino anime su Netflix

Che cosa si fa di solito quando, al giorno d'oggi, sopraggiunge la tanto “temuta” noia? Sicuramente le opzioni a nostra disposizione sono molte.

Grazie alla rete, infatti, è possibile fare di tutto. Controllare i messaggi di posta elettronica, svagarsi con qualche videogioco, tentare la fortuna con le slot online, condividere qualcosa sui social network oppure, più di ogni altra cosa, cercare qualcosa di non troppo impegnativo su una piattaforma come Netflix.

Certo, in questi mesi la celebre piattaforma in streaming non è andata benissimo in borsa, ma è comunque vero che non manca di fornire agli appassionati di film, serie televisive ed anime ben più di qualche spunto. Il “problema”, se così lo vogliamo chiamare, è che forse l'offerta rimane fin troppo eccessiva.

Se dunque siete alla ricerca di qualcosa di relativamente breve, ben animato, proveniente dalla Terra del Sol Levante e che offra anche dei buoni spunti di riflessione, allora, potreste trovare di vostro gradimento Modest Heroes (in originale Chīsana eiyū: Kani to tamago to tōmei ningen) diretto da Hiromasa Yonebayashi, Yoshiyuki Momose ed Akihiko Yamashita dopo essersi fatti le ossa nello Studio Ghibli di Hayao Miyazaki.

Dopo lo Studio Ghibli, per i tre registi ed animatori è stata la volta dello studio Ponoc dove hanno potuto misurarsi ognuno con una storia diversa per una tripletta davvero niente male! Il bello è che, tutte e tre queste storie, insieme non vanno a durare neanche un'ora perciò sono un'opzione perfetta per chi ha poco tempo e vuole impegnarlo nel modo migliore possibile.

Kanini & Kanino (Kanīni to Kanīno)

Che cosa si nasconde sotto le placide acque di un fiume? Alghe, sassi, pesci e una piccola tribù di minuscoli esseri umani (o quasi). Tra questo piccolo popolo ci sono anche i due fratellini Kanini e Kanino che, dopo che la madre si è dovuta assentare per un po', sono stati affidati al padre.

La vita scorre placida e tranquilla come le acque in cui abitano, tale tranquillità è poi evidenziata dall'assenza di dialoghi, fino a quando un grosso pesce decide di attaccare il padre ed i due bambini. Questi ultimi se la cavano, ma lui viene catturato, indovinate a chi toccherà andarlo a salvare?

Life Ain't Gonna Lose (Samurai Egg)

Rimanendo in tema infanzia qui il protagonista è il piccolo Shun, un bambino delle elementari come tanti altri con una peculiarità non da poco. Egli infatti è terribilmente allergico alle uova, tanto da agitarsi solo alla loro vista, e questo fa sì che debba essere sempre molto attento a ciò che mangia ed i genitori sono al limite dell'apprensione. Un gelato, però, sconvolgerà tutto questo equilibrio.

Invisible (Tōmei ningen)

Chiudiamo poi con un delicatissimo ritratto di una delle figure più tipiche, oltre che stereotipate, della società giapponese ovvero il salary man. Come tutti i suoi colleghi ha una vita monotona ed un lavoro ripetitivo, ma in più è completamente invisibile e più leggero dell'aria tanto che è costretto a portarsi dietro un pesante estintore per non volare via. Ma qual è la sua verità?