“Liste d’attesa, fuga del personale, chiusura di reparti” Vivarelli Colonna scrive al ministro

Grosseto: Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha accolto immediatamente l'appello del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna che ha richiesto un incontro volto a rappresentare lo stato di disagio che il territorio attraversa in ambito sanitario. La risposta positiva del ministero è giunta a stretto giro rispetto a un'email inviata da Vivarelli Colonna in qualità di primo cittadino del capoluogo maremmano e di presidente del Coeso Sds. “Rappresento – scrive Vivarelli Colonna a Schillaci - la richiesta di un incontro teso a rappresentare “de visu” le difficoltà di chi vive nella provincia di Grosseto ed è spesso esasperato da una situazione di carenza di presenza ed assistenza dei medici di base. Questo comporta inevitabilmente un perenne e pericoloso overbooking del presidio ospedaliero più importante della provincia, il Misericordia, già affetto dalla mancanza cronica di medici, infermieri e dei posti letto tra i più bassi, se non il più basso d'Italia, per ruolo e popolazione. Le conseguenze sono facilmente immaginabili: liste d’attesa estenuanti, fuga del personale, chiusura di reparti con gravi conseguenze per i cittadini”.

Vivarelli Colonna precisa di agire “Nella consapevolezza di un sistema sanitario decentrato, che a mio parere pone alcune considerazioni rispetto alle quali, come amministratori della cosa pubblica, abbiamo il dovere di affrontare e rispondere”. E snocciola punti cardine come, per esempio, “La differente situazione geografica e l'impostazione di ognuno dei servizi sanitari regionali” condizioni che incidono “sulla qualità e sull’efficacia degli interventi: occorre quindi chiedersi quale modello sanitario adottare”. Inoltre, evidenzia ancora Vivarelli Colonna, “Chi opera nella sanità non può permettersi dilatazioni temporali decisorie. È forse arrivato il momento di prendere in considerazione l’ipotesi della creazione di un percorso comune di diagnosi e cura sul territorio con ruoli, funzioni e responsabilità differenziate”. Ultimo ma non ultimo il rapporto tra ospedale e medicina del territorio che “Dovrebbe diventare – dice il sindaco e presidente Coeso Sds – sempre più strategico”.

Nella sua missiva, Vivarelli Colonna pone l'accento sulla situazione toscana: “Qui la carenza dei medici di base è di difficile gestione, soprattutto nella considerazione della polverizzazione della nostra popolazione. Trecentomila toscani sono senza medico di famiglia. Un numero che è solo una stima, ma che dà comunque conto del disagio di molti cittadini, soprattutto nelle aree periferiche. Nell’Asl della Toscana Sud Est che raccoglie le province di Grosseto, Siena e Arezzo, mancano non meno di 61 medici. Le zone maggiormente in difficoltà sono quelle interne a bassa densità abitativa e con difficoltà nella viabilità. Nella sola provincia di Grosseto è il caso di Roccastrada e dell’intera area amiatina, che interessa i Comuni di Santa Fiora, Arcidosso e Castel del Piano”. Vivarelli Colonna si rivolge direttamente al ministro “Riservandomi di presentarle un documento che rappresenta una realtà sì provinciale, ma che nell’estate raggiunge picchi estivi di milioni di turisti che necessitano anche di primi soccorsi. I nostri sforzi di allungare le stagioni turistiche con conseguenti impegni anche economici nelle offerte di mantenimento dei servizi, rischiano di venire vanificati da una sostanziale difficoltà di assistenza sanitaria di base. Dunque, mancanza di medici di base, posti letto e attribuzione di risorse finanziarie tra le più basse d’Italia, basate su una popolazione spalmata su un territorio vastissimo che soffre di importanti picchi di presenze estive. Occorre, quindi, trovare soluzioni adeguate. Rapidamente”. In qualità di sindaco, Vivarelli Colonna si è sempre occupato di queste tematiche. “Con la recente assunzione del ruolo di presidente del Coeso Sds ho acuito la necessità di assumere ogni azione tesa a mettere in atto misure tampone per arginare questo fenomeno, non ultima quindi quella di sensibilizzare i massimi vertici politici nel tentativo di dare un contributo alla risoluzione di una problematica che attanaglia la periferia della provincia di Grosseto”. E il ministro, tramite un contatto avvenuto con gli uffici del sindaco, ha fatto sapere di aver accolto l'appello del primo cittadino. L'incontro è previsto per le prossime settimane.