Lancio del progetto "Donne al Primo Piano"

Grosseto: Si è tenuta presso l'Emporio Solidale di Grosseto in Via De Barberi, la presentazione del progetto "Donne al Primo Piano", un’iniziativa di cohousing dedicata a donne vittime di violenza di genere e ai loro figli, con l’obiettivo di garantire un luogo sicuro e un percorso verso l’autonomia.

Presenti all’incontro l'assessora al sociale Maria Vazzano, Ginevra Detti del Collettivo Women Talking, Tommaso Cardelli di Grosseto Città Solidale, Pietro Mondì dell’Associazione Le Querce di Mamre, Sabrina Gaglianone del Centro Antiviolenza Olympia de Gouges, Lorella Brignoli di Grosseto Città Solidale.

Durante la conferenza è stato illustrato il progetto, che prevede un obiettivo di raccolta fondi di 3.000 euro in 60 giorni per sostenere l’affitto e le utenze dell’appartamento in cui attualmente vivono quattro donne con i loro figli. Inoltre, sono stati presentati i progetti relativi all’Emporio Solidale e le iniziative di inclusione promosse da Grosseto Città Solidale e dall’associazione Le Querce di Mamre per contrastare la marginalità sociale.

Degli empori della solidarietà sappiamo ormai tutto. Nati nei primi anni 2000 su impulso delle Caritas, si configurano come progetti sociali con finalità educative e di sostegno alla spesa per persone e nuclei familiari in condizione di difficoltà socioeconomica. L'Emporio solidale a Grosseto è stato realizzato nel 2022 da un gruppo di associazioni di volontariato e promozione sociale oggi rappresentato dall'Associazione Grosseto Città Solidale. La solidarietà, la lotta allo spreco e la responsabilità sociale sono i valori indispensabili che guidano il funzionamento dell’Emporio, il cui obiettivo principale è quello di dare alle famiglie e ai singoli individui una possibilità concreta per superare la “situazione di crisi” e aumentare il proprio livello di empowerment, cioè rafforzare la capacità di scelta, aumentarne le potenzialità, concretizzare i diritti e le responsabilità, migliorandone le competenze e le conoscenze; in poche parole di poter  agire in modo attivo invece che assumere un atteggiamento di passività di fronte a possibili difficoltà ed eventi negativi.

L’emporio è di fatto un market solidale in cui le persone possono accedere, previa valutazione della propria situazione di vulnerabilità, e fare la spesa come in un comune supermercato con la sola differenza che i prodotti non hanno un costo, bensì un valore in punti. Ogni fruitore ha una propria tessera e un quantitativo di punti determinato in base alla numerosità familiare.

La svolta all’epoca, come del resto al giorno d’oggi, risiede nel diritto alla scelta delle persone, diritto che con il pacco viveri veniva (e viene ancora, in qualche caso, oggi) non goduto.

Oltre all’assistenza e promozione della qualità della vita delle categorie socialmente svantaggiate l'Emporio attiva percorsi di empowerment personale previa redazione di curricula e di bilanci di competenze e, laddove le circostanze e la disponibilità degli utenti lo consentono, attraverso la valorizzazione delle loro competenze, potranno mettere a disposizione dell'emporio stesso le proprie capacità, il proprio tempo, il proprio saper fare.

È possibile contribuire alla campagna di raccolta fondi tramite la piattaforma Ginger al link: www.ideaginger.it.