Libri: cento anni dalla nascita di Alberto Manzi. La giornalista Irene Blundo lo ricorda in un libro

Grosseto: Cento anni fa nasceva Alberto Manzi. Maestro, scrittore, pedagogista, politico, umanista, Manzi ha vissuto per diversi anni a Pitigliano dove ha ricoperto anche la carica di sindaco. Ma Manzi è conosciuto soprattutto per la famosa trasmissione tv della Rai “Non è mai troppo tardi” (1960-68), in cui insegnò a milioni di italiani a leggere e a scrivere: si dice che un milione e mezzo di italiani, soprattutto adulti, abbiano preso la licenza elementare grazie alle sue lezioni. Suo è anche il romanzo “Orzowei”, che è stato tradotto in molte lingue e da cui fu tratta una serie televisiva.

Per ricordarlo la giornalista e scrittrice Irene Blundo ha pubblicato il libro “Il maestro scrittore. Alberto Manzi, una vita per gli altri” edito da Strade Bianche ad agosto 2024.

Domani, martedì 29 ottobre alle 18, alla libreria QB in piazza della Palma a Grosseto, l’autrice racconterà il libro insieme a Marcello Baraghini e Sonia Boni Manzi. La presentazione è inserita tra gli eventi del centenario della nascita di Alberto Manzi e l'incontro figura sul portale del Centro Manzi di Bologna.

Il libro di Irene Blundo si sofferma in particolare sulla trilogia che Manzi scrisse in seguito alla sua esperienza in Sudamerica. Si tratta di situazioni vissute in prima persona da Manzi, nel suo impegno di alfabetizzazione oltreoceano, e che potrebbero sembrare a noi lontane ma non lo sono affatto. La forza rivoluzionaria dell’educare a pensare e la conoscenza come strada per raggiungere diritti fondamentali come libertà e giustizia sono quanto mai attuali in ogni parte del mondo. Il libro appartiene alla collana dei Millelire delle Strade Bianche di Stampa Alternativa di Marcello Baraghini, editore rivoluzionario. La copertina, che ricorda sia la lavagna del maestro che la vegetazione sudamericana, è opera di Claudio Scaia. Il libro è arricchito da ricordi e riflessioni narrative della moglie Sonia Boni Manzi.