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La risposta del Partito Democratico dell'Argentario alla proposta dell'Assessore Orsini
Monte Argentario: «Alla richiesta di un progetto turistico serio - si legge nella nota del PD di Monte Argentario - che abbiamo avanzato in uno dei nostri ultimi post, ha risposto l'assessora al Turismo, che ha pensato bene di proporre l’apertura delle scuole il 1° ottobre, come soluzione all’annosa questione dell’allungamento della stagione estiva.
A primo acchito, ci verrebbe da chiedere all’Assessora quando è stata l’ultima volta che ha fatto accesso alle scuole del promontorio. Considerando che tra le deleghe conferite dal Sindaco, quella all’istruzione è stata assegnata ad altri, le spieghiamo volentieri noi come stanno le cose.
Ebbene, Assessora, se si fosse confrontata con qualche addetto ai lavori, avrebbe saputo che studenti e docenti boccheggiano per la calura nei nostri plessi già dai primi giorni di maggio. In queste condizioni, potrà facilmente immaginare quanto sia difficoltoso mantenere alta la concentrazione. Se a questo fattore, aggiungiamo la fisiologica stanchezza accumulata dagli alunni - che tende a manifestarsi già dal rientro dalle vacanze di Pasqua – comprenderà le difficoltà nel riuscire a completare i programmi disciplinari con un ulteriore slittamento di 15 giorni.
Senza considerare, elemento non da poco, che posticipare il termine dell’anno scolastico al 30 giugno significherebbe affrontare gli esami di fine ciclo a luglio inoltrato, e per le temperature che si sono registrate a inizio mese, ci aspetteremmo rivolte popolari da parte di genitori, docenti e collaboratori scolastici. Per tutti questi motivi, cara Assessora, a meno che non abbia intenzione di dotare le scuole di adeguati impianti di condizionamento, troviamo l’idea tanto curiosa quanto inappropriata.
A prescindere da questo ed allargando le maglie della questione, non è forse un po’ troppo semplicistico pensare di ovviare al deficit di presenze sul territorio agendo sul calendario scolastico? Tralasciando il fatto che il flusso turistico si origina proprio nel periodo che intercorre tra la fine di un anno scolastico e l’inizio del seguente, come si può considerare di arginare codesta moria e desolazione con un mero "taglia e cuci" di date?
Queste strampalate idee, date e ritrattate, non servono a distogliere lo sguardo dalle ruspe che a fine luglio sono andate “a sistemare” le spiagge della Pilarella, con notevole disagio per esercenti e utenti. Il Comune ha intenzione di ristorare chi ha subito un danno? Il danno, in realtà, è di tutti i cittadini dell’Argentario, perché non c’è stato un lavoro fatto bene: inutile vantarsi della Marinella se poi al Pozzarello si è compiuto un vero e proprio scempio.
E allora, piuttosto che avanzare proposte da chiacchierata sotto l’ombrellone, sarebbe forse più opportuno procedere ad un’analisi attenta dei servizi che siamo in grado di offrire agli avventori ed iniziare a investire in un progetto a lungo termine, fresco e concreto, che ci renda più attrattivi. E non sarà il faraonico progetto dei bagni pubblici con docce e lavandini in marmo a salvare la situazione. Intanto, il molo della Pilarella non era mai stato così deserto».