A Siena torna il Mercato nel Campo: tre giorni all’insegna della cultura del gusto
‘La prossima settimana...': Salvini, come cambia spesso 'giacchetta'
di Raffaello Milani In questi anni di personaggi politici che hanno cambiato “idea” ne ho visti tanti e tale cambiamento è stato sempre giustificato nei più pindarici modi e adducendo le più disparate motivazioni.
Dalle ultime elezioni politiche poi ho avuto conferma che nessun partito politico è immune da questo baco che è ormai insito nelle idee e soprattutto azioni di qualsivoglia leader. Mi ero illuso che nel centrodestra forse non avrebbe attaccato ma sono stato un vero “pollo” a crederci e se devo dirla tutta avrei scommesso più su Berlusconi che sul “Capitano”.
Invece la più grande delusione è venuta proprio da quel signore che gonfiando il petto quasi a rompere i bottoni della camicia invocava ruspe, manifestazioni, urlava alla luna, inveiva col sangue alla bocca contro il nemico di turno. Evidentemente non ho valutato a pieno il primo tradimento attuato all’inizio della legislatura e dopo l’errore macroscopico commesso in quell’estate famosa andata avanti a colpi di mojito.
Ora il cerchio si è chiuso dopo essere rientrato nel governo attuale mascherando questa palese voglia di governare con la necessità di “mettere un freno” alla sinistra piddino-stellata la fianco del fido Silvio, ha smentito tutto ciò che fino ad oggi lo aveva sorretto. Detto ciò veniamo al nocciolo della questione, in tre avevano formato un’alleanza granitica, ferrea, indissolubile quasi definita eterna, contro lo spettro delle nefandezze della sinistra e invece tale alleanza si è dissolta come neve al sole grazie alla “lungimiranza poltronizia del capitano” che, dall’alto delle sue urla, caricava la folla verso nuovi orizzonti: governare al fianco di chi aveva sempre demonizzato.
Se un’avvisaglia c’era stata con l’astensione alla proposta fatta dalla minoranza per l’abolizione del coprifuoco, ora con il voto contrario alla sfiducia al Ministro Speranza, siamo arrivati a mettere davvero la parola fine a quella che avrebbe dovuto essere l’alternativa alla sinistra pentastellata. Leggere poi le parole a giustificazione di questa mossa nei confronti di chi sta all’opposizione, è davvero ai limiti dell’assurdo sentenziando che in realtà la vera opposizione è quella fatta da chi è all’interno di un governo cioè da chi in realtà governa.
Qualcosa davvero non mi quadra, com’è possibile, essere un’opposizione valida se hai per le mani i fili di chi decide? Quindi al mondo non dovrebbe esistere l’opposizione, tutti dovrebbero essere compresi nel grande calderone governativo poiché, come dice lo stesso capitano, “non aveva alcuna possibilità di passare, visto che in Parlamento - come è noto - non c'è una maggioranza di centrodestra. Che cosa è più utile per ottenere risultati? Stare fuori a guardare oppure lottare all'interno del governo, praticamente soli contro tutti?"...
Quindi oltre a sancire la fine del centrodestra sancisce l’inutilità dell’opposizione. Sancire l’inutilità di chi sta all’opposizione, sancire ufficialmente che tutti devono comunque far parte di un governo per essere autorizzati a “contrastare” l’attività dei propri alleati a mio avviso è totalmente incoerente quindi che necessità c’è di essere divisi in partiti, partitini, correnti e gruppetti vari se per esercitare il potere legislativo dovremo essere tutti parte (e quindi complici) di un grande calderone? Ci sono state grandissime testimonianze della valenza di chi sta all’opposizione, anni fa si parlava di alternanza politica oggi che tutto è travisato, si giustifica quindi l’effettiva inconsistenza di far eleggere un parlamento ai cittadini e, inoltre, si giustifica in maniera completa che le elezioni sono totalmente inutili.
Vediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!
Come sempre esiste un dopo in tutte le cose, una successione degli eventi che determineranno conseguenze. Domani quando questo “governo”, che oserei definire un minestrone con tantissime verdure, terminerà la sia azione cosa succederà? Forse il sig. Salvini se tornerà a calcare i banchi di quella che secondo lui non dovrebbe esistere vorrà di nuovo essere leader e prendere di nuovo le redini di guida e conduttore di ogni azione?
Forse il sig. Salvini spera che questo governo duri all’infinito? Com’è possibile avere un briciolo di fiducia in un personaggio che accusava i pentastellati di dire oggi una cosa e domani l’esatto contrario quando lui stesso ha più volte detto “Speranza deve dimettersi” e oggi lo difende votando contro quello che fino a qualche mese fa aveva urlato ai quattro venti? Purtroppo, questo signore non è altro che la regola, e non l’eccezione, di chi pur di mettere il bollino e poter dire di decidere farebbe di tutto vendendo l’anima al diavolo.
Ora solo degli obnubilati con dei paraocchi di notevoli dimensioni possono non vedere come è la situazione all’interno di quello che si è trasformato da centro destra in un nulla cosmico. Non si può, come ha certificato anche il capitano, più parlare di coalizione ma di partiti divisi, non si può più parlare di alleanze ma solo del fatto che ognuno va per la sua strada, non si può più parlare ne di destra e sinistra ma di calderone e destra, dove l’unico rappresentante è rimasto Fratelli d’Italia nella sua coerenza che è diventata demodè. Un’altra cosa che avrà i suoi risvolti è il mercimonio nelle alleanze dove io ti assicuro di non sfiduciarti e tu mi rivedi il coprifuoco il tutto alle spalle di chi lavora, vendo la mia coerenza se tu mi assicuri questo “successo”.
Come si fa mi chiedo a guardarsi allo specchio la mattina dopo azioni del genere? Vedremo l’esultanza di chi pur di mettere in qualche modo la medaglia è disposto a tutti i sotterfugi più bassi?
Questo è la realtà che viviamo noi popolo, buono solo e troppo spesso ad abboccare all’amo… speriamo solo che il pesce sia gustoso quanto l’esca… ma ahimè forse è più marcio il pesce che l’esca…
Buona settimana e al prossimo evento, intanto aspetto i vostri commenti.