La prossima settimana: Coerenza questa sconosciuta: … da scusarsi a ritrattare il passo è breve

Scoppia come una bomba il caso della settimana, si parla di sport ma non si parla di sport. E' si nella giornata che la FIGC dedica alla lotta al razzismo viene fuori un episodio quantomeno increscioso proprio da parte di un giocatore futuro scudettato e appartenente al giro della nazionale maggiore. Tale Acerbi offende in campo un collega della squadra avversaria appellandolo con un “. vai via n..o sei solo un n..o…” del quale (ammissione di colpa) si è scusato in campo dopo che il malcapitato avversario se n’era lamentato con il direttore di gara. Quindi se uno si scusa (come si evince dal labiale ripreso in più di un video) è perché ha commesso un errore e in questo caso ha pronunciato tale frase. Sarebbe finita lì anche per l’offeso se non che la bomba deflagra dopo nel post partita quando il presunto colpevole “ritratta” quanto affermato con le scuse definendo l’offesa come non grave e di poco peso, mettendo anche in dubbio che chi l’ha subita abbia inteso bene. e qui ovviamente scoppia la bagarre, giustamente, visto che l'offeso (Juan Jesus giocatore del Napoli) esprime sui social il suo completo disappunto rigettando al mittente quanto detto specie sul fatto che lui avrebbe “frainteso” quelle parole. 


A mio modo di vedere ha messo una toppa che è parecchio peggio del buco… dandosi letteralmente la zappa sui piedi, e per di più al suo fianco sia la squadra di appartenenza (Inter) che la Figc (Gravina e tutto l’entourage) non hanno preso una netta posizione contro un fatto che poche settimane fa ha portato l’Udinese a giocare una partita a porte chiuse. Come spesso accade dopo l’indignazione a caldo c’è un lento raffreddamento fino ad arrivare a colpevolizzare l’offeso anche da parte dell’offendente che ha dichiarato “... ha frainteso, gli ho detto ti faccio nero…”. Ora la procura federale dovrà agire smascherando chi dei due ad oggi sta mentendo, e vada come vada qualcuno vedrà segnata la propria reputazione.

Se andrà tutto bene

Eh… se tutto andrà bene uno dei due sarà sanzionato comunque, se toccherà all’offendente ci sono all’orizzonte una decina di giornate di squalifica se toccherà al presunto offeso forse non una squalifica ma sicuramente sarà tacciato di essere bugiardo. A dirla tutta comunque sia se c’è stata offesa, cosa che a quanto sembra sia evidente, mi pare giusto che la procura federale commini una pena adeguata a maggior ragione visto che il fattaccio è successo nella giornata antirazzismo. Acerbi, se ha sbagliato, dovrò cospargersi il capo di cenere per la clamorosa gaffe e, quello si, scusarsi pubblicamente con Juan Jesus senza nessuna esitazione. Questo sarebbe la dimostrazione che quanto sbandierato della federazione finora in fatto di lotta al razzismo è realtà


Se andrà tutto male

E qui, invece, viene il bello in quanto le avvisaglie ci sono tutte, anzi di più. Partiamo dal fatto che l’arbitro (sbagliando) sembra non abbia refertato nulla, dopo la smentita e relativa controaccusa la società nerazzurra ha voluto sentire il proprio giocatore mettendo anche lei in dubbio la veridicità di quanto detto dall’avversario, e la Figc per bocca del suo presidente ha mantenuto un profilo molto molto basso sporgendosi quel poco che bastava per non offendere la società più blasonata e attualmente in procinto di vincere uno scudetto per certi versi molto contestato. Per non parlare dei principali organi di stampa che fino ad oggi avevano incensato sempre l’eroe Acerbi ora si troverebbero a doverlo far scendere dal loro piedistallo togliendogli pure lo scettro. Qui entrano in gioco diversi fattori in primis la squadra di appartenenza, il background dei due contendenti, e… la federazione. Parlando della squadra di appartenenza se fosse stato lo scorso anno non c’era storia visto come il Napoli ha cavalcato meritatamente per tutto il campionato, senza particolari favoritismi di rilievo e giocando benissimo. 

Ma si parla di quest’anno dove la squadra prima in classifica si è attirata le ire e soprattutto le rimostranze di praticamente tutte le altre società per quanto in ogni gara ci sia sempre stato un episodio dubbio ma sempre a suo favore, e di contro la spocchia e la sfrontatezza di alcuni dei suoi “campioni” che più volte si sono macchiati di atteggiamenti molto sopra alle righe. Detto ciò mi pare che il buon Juan non sia messo bene per niente. Per quel che riguarda poi il background dei due bè Acerbi colonna portante della strabiliante difesa nerazzurra, che è riuscito nell’impresa di fermare persino quel mostro di abilità calcistica che è Halland; eroe per aver, quando giocava nel Milan, superato brillantemente un tumore ai testicoli ed essere tornato sui campi di calcio. Colui che unitamente a Dimarco dopo un rigore sbagliato ha visto bene di andare ad esultare sotto il naso di chi lo aveva sbagliato, colui che a fine partita fa il dito medio alla sua ex tifoseria senza nessuna sanzione disciplinare, ed autore di molte altre gag esilaranti mai punite. Di contro il sig. Juan Jesus ex giocatore dell’Inter in forza al Napoli con una carriera svolta tra Inter Roma e Napoli, già noto per aver sottolineato le ingiurie ricevute dal Pipita e calcisticamente non certo un Messi ma un buon giocatore quello si. Il buon Juan Jesus vedendo i profili è leggermente svantaggiato tra i due ma c’è sempre la federazione dove il presidente Gravina si è fatto più volte paladino della lotta ai comportamenti razzisti contro i giocatori sostenendoli nei casi, vedi quello recente successo a Maignan o a Koulibaly o anche in altre situazioni dove il pubblico aveva inveito contro. 

Ora il dott. Gravina è ad un bivio però o essere coerente e sostenere Juan Jesus andando quindi contro ciò che finora è stato il life motive di questo campionato dove i nerazzurri ne hanno avuto a favore una miriade, dove sempre i nerazzurri giocano nonostante gli 800 milioni di debiti e dove è loro permesso di fare, dal lato finanziario, il bello e il cattivo tempo, o difendere gli interessi di chi finora ha sostenuto in tutti i campi, lati e modi nonostante fosse una delle tre società più indebitate d’Italia, alla quale è stato regalato sempre dalla stessa federazione uno scudetto (detto di cartone), e oggi da lui difesa contro tutto e contro tutti. È che qui penderà l’ago della bilancia… io mi sbilancio e prevedo una bella stretta di mano tra i due contendenti un brindisi alla ritrovata tranquillità dell’ero Acerbi e le leggere scuse a quello che, poverino, ha “frainteso……”

Alla prossima settimana per il prossimo articolo di: La prossima settimana 2.0

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