Italia Nostra: sviluppo geotermico dannoso, Giani ascolti i cittadini, imprenditori e associazioni
Firenze: In accordo con gli attivisti e i comitati No Geotermia del Monte Amiata, numerosi consiglieri del Nazionale di Italia Nostra, il Consiglio regionale per le tutte le sezioni toscane, la sezione Maremma Toscana e la sezione Siena, hanno inviato ognuno una lettera di dissenso al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, riguardo al progetto di sviluppo geotermico sul territorio amiatino.
"Ci uniamo ai comitati locali e a tutti i cittadini - scrivone Italia Nostra - che contestano le modalità con cui la Regione Toscana sta gestendo lo sviluppo geotermico sul Monte Amiata.
La mancata condivisione dei progetti, delle informazioni, degli accordi economici e il rinnovo delle concessioni contrastano con i principi sanciti dalla Convenzione di Aarhus, che obbliga le autorità pubbliche a mettere a disposizione dei cittadini le informazioni ambientali (art. 4), che obbliga al coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali relativi a progetti con significativi impatti ambientali (art. 6), che rafforza il diritto alla partecipazione nella pianificazione di piani e programmi ambientali (art. 7).
La Regione Toscana non può rinnovare le concessioni geotermiche senza prima informare in modo trasparente i cittadini che negli anni hanno investito risorse economiche e personali per lo sviluppo di attività, queste sì sostenibili, in armonia con il territorio.
Ricordiamo che sul Monte Amiata sono attualmente presenti cinque centrali geotermiche Enel che producono un sesto dell'intera produzione italiana di energia geotermica. Eppure Enel ha in progetto altre quattro nuove centrali con una potenza complessiva di 80 MB. Sono inoltre in progetto altre quattro centrali per una potenza complessiva di 25 MB, da realizzarsi nei prossimi anni da parte di investitori privati.
Se tutti questi progetti andassero in porto il Monte Amiata sarebbe letteralmente devastato dalle trivellazioni!
Scrive la Regione Toscana, nel Piano di indirizzo territoriale, che l'ambito amiatino costituisce una delle più importanti aree di valore naturalistico della Toscana e indica linee di pianificazione che privilegino la tutela delle risorse e soluzioni di sviluppo a basso impatto ambientale e paesaggistico.
Ricordiamo che salvaguardare l’Amiata significa salvaguardare l’acqua toscana, dal momento che l'acquifero del Monte Amiata è tra i più importanti della Regione e disseta quasi integralmente la Maremma meridionale e buona parte della provincia di Siena.
Le specificità del Monte Amiata, montagna sacra degli Etruschi, coperta di boschi, foreste, uliveti e vigneti, ricca di sorgenti e corsi d'acqua, impreziosita da una corona di borghi medievali, tutti intorno al cono vulcanico e da una maglia di edifici religiosi, eremi, monasteri, castelli, rocche, strade antiche (antichi assi di transumanza) che collegavano la montagna con la costa e da cui si aprono ancora oggi superbe visuali che spaziano fino al mare, parlano chiaro e indicano quali siano le risorse del territorio: il paesaggio, la storia e la tutela ambientale.
E sempre più cittadini stanno dimostrando di avere ben chiari questi valori e quale sia la via economica da percorrere scegliendo l'agricoltura, la viticoltura e il turismo di qualità, attività queste che non hanno ricadute negative sull'ambiente naturale e sulla salute della popolazione.
Centinaia sono i cittadini, le associazioni e gli imprenditori che come noi - conclude Italia Nostra - hanno scritto al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. È ora di starli ad ascoltare!"
- Italia Nostra Il Consiglio Regionale
- Italia Nostra sez. Maremma Toscana
- Italia Nostra Siena