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Istituto Falusi: 'Le scelte del Sindaco non sono le migliori'
Massa Marittima: «Non ce ne voglia il nostro sindaco ma come gruppi di opposizione - scrivono Fiorenzo Borelli lista civica Massa Comune, Daniele Brogi Lega, Daniele Gasperi e Luciano Fedeli segreteria PCI Colline Metallifere e Federazione Grosseto, Paolo Mazzocco Tavolo della Salute - non ci potremmo comunque ritenere soddisfatti della soluzione che si sta profilando per l’Istituto Falusi.
Certamente il risultato ottenuto sarà giudicato come il meno peggio, il massimo che si poteva fare, come ormai accade per ogni situazione gestita da PD. Poi ci sarà l’alibi del covid e delle conseguenze che questo ha comportato e comporterà al sistema economico e sociale, quindi di meglio non si poteva fare.
Probabilmente l’affitto sarà ridotto se non abbattuto, qualcosa si sta muovendo dopo le sollecitazioni istituzionali e mediatiche nostre e del consigliere Ulmi e ci aspettiamo che Giuntini con la Spadi con molta probabilità si prenderanno tutti i meriti, con il plauso di Giani e di tutta la tifoseria che li circonda, dichiarando che con questa operazione di privatizzazione dei nuclei hanno dato prospettiva all’istituto, avranno creato o creeranno occupazione, insomma la vicenda si chiuderà, a detta del sindaco e dei suoi, nel migliore dei modi possibile.
Per noi caro Sindaco Giuntini le cose non stanno proprio così. La vicenda è stata gestita come si dice da noi da cani ovvero nel peggiore dei modi sia come metodo che nel merito.
Il metodo è stato podestarile ed ha escluso qualsiasi possibilità di confronto per trovare insieme anche a chi non detiene lo scranno del governo, le migliori soluzioni. Proposte ci sono state da parte nostra da anni, basta rileggere gli atti e le numerosissime note inviate che non hanno mai avuto risposte se non dinieghi.
Nel merito perché lei, servendosi di un commissario responsabile di settore e dipendente del comune,che avrebbe dovuto svolgere solo azioni di controllo sull’ASP, ha deciso e fatto tutto lasciando la prima cosa sulla quale si doveva mettere le mani per dare stabilità ai conti del Falusi, ossia i 117mila euro di affitto, come ultima e procedendo nella privatizzazione di altri due nuclei.
E non avere abbattuto l’affitto ha comportato danni al Falusi perché se la cosa fosse stata seguita come è stato fatto dall’Agenzia Regionale della Sanità, il Falusi avrebbe potuto recuperare almeno 2 annualità che significano in soldoni 230mila euro che potevano essere investiti in personale, servizi e riorganizzazione e, perché no, nell’abbattere le rette degli ospiti.
Non le sembrerà così e, come sempre, rigirerà la frittata accusando chi non la pensa come lei di non avere collaborato, di essere in malafede, di un comportamento da citrulli e a quei consiglieri comunali di minoranza di essere veri e propri sprovveduti che hanno tirato a coltivare i 3- 4 voti o la propria immagine andando dietro a personaggi poco affidabili perché fare battute e offendere è uno sport che le riesce bene.
Guardi ma se la pensa veramente così la invitiamo ad un confronto pubblico con noi su quanto successo al Falusi da svolgersi dove vuole: online per evitare contagi, su tv9, in una diretta social con un moderatore per rendere partecipe la cittadinanza delle posizioni diverse, informare, per fare chiarezza mostrando atti, confrontandoci per mettere alla luce del sole quello che ha contraddistinto la vicenda, nelle rispettive posizioni e ricette che sono state proposte per superare le difficoltà di un istituto che è patrimonio di tutti e non feudo di pochi».