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In Movimento per Follonica: 'Ancora nulla sul nuovo depuratore'
Follonica: «"Comune attento all'ambiente e alla mobilità sostenibile'' recita l'ultima nota della Giunta in occasione della variazione al piano triennale dei lavori pubblici che ha pubblicizzato l'estensione della pista ciclabile in materiale riciclato all'interno dell'area ex Ilva. Attenzione che - sottolineano i gruppi In movimento per Follonica e Follonica nel cuore -, invece, dovrebbe manifestarsi nel risolvere la necessità imminente del rifacimento del depuratore
così come nel sistemare la "povera" Gora da tempo malridotta a causa degli sversamenti di liquami nei giorni di maltempo. "Bellino" il pezzettino di pista ciclabile in plastica ma i grandi problemi di Follonica restano al palo. Al riguardo l'interrogazione del consigliere Lynn di Maggio u.s che chiedeva ragguagli sullo stato di avanzamento dell'iter del nuovo depuratore promesso da Benini nel corso dell'ultima campagna elettorale non ha trovato ancora risposta. Tornare sull'argomento è un obbligo poiché si tratta di un tema centrale su cui le forze politiche si sono confrontate aspramente nel corso dell'ultima campagna elettorale a cui il sindaco ha risposto nel 2019 presentando insieme ad Adf un piano di fattibilità del nuovo impianto. Cosa fatta è sembrata al tempo, ma dalla lettura attenta delle poche carte si è capito subito che il nuovo depuratore sarebbe stato costruito largamente a carico del Comune. Il senso della mozione di Lynn sta nel comprendere se, nel frattempo, sono state trovate le coperture necessarie per risolvere il problema.
Attenzione all'ambiente significa, infine, attenzione al decoro urbano ed alle buona pratiche ambientali che rappresentano, anche, una forma di rispetto verso i nostri turisti che come i follonichesi aspettano interventi mirati e risolutivi. La foce della Gora, è cronaca di questi giorni, è considerata uno dei siti più inquinati della Toscana. Risolverne i problemi è centrale per recuperare la Bandiera Blu persa in gran parte del centro cittadino e mettere in sicurezza il riconoscimento negli anni a venire».