Il Tar del Lazio boccia la pausa di 20 minuti tra una corsa e l’altra degli Ncc
Grosseto: Nel giorno della protesta della categoria in tutta Italia, arriva la pronuncia del tribunale amministrativo: “Accogliamo con favore questo parere, ma il cammino per tutelare la nostra categoria è lungo”, dice Riccardo Rossi, presidente degli Ncc di Cna Grosseto
Secondo il Tar del Lazio gli autisti del Noleggio con conducente (Ncc) non dovranno attendere 20 minuti tra una corsa e l’altra. Giovedì 12 dicembre, quando la categoria era scesa in piazza, nelle principali città italiane, per protestare contro le misure previste dal decreto Salvini-Piantedosi il tribunale amministrativo del Lazio dà ragione al ricorso presentata da un’associazione di lavoratori.
“Accogliamo con favore la pronuncia del Tar del Lazio, che rappresenta un primo passo nella giusta direzione”, dice Riccardo Rossi, presidente degli Ncc di Cna Grosseto. “Tuttavia, rimango cauto fino al 13 gennaio, data in cui è fissata la prossima udienza e il tribunale analizzerà in modo più approfondito la questione. Per ora, prendiamo atto della sospensione delle regole più penalizzanti per la nostra categoria, ma il cammino è ancora lungo e dobbiamo mantenere alta l’attenzione: ci saranno altri ricorsi e speriamo che vengano affrontati anche altri aspetti di questa riforma, come quello sulla privacy”.
La pronuncia del Tar sospende in via cautelare l’efficacia di due regole specifiche: quella che imponeva di registrare le prenotazioni come bozza entro 20 minuti prima dell’inizio del servizio e quella che richiedeva la coincidenza tra la partenza di un servizio e l’arrivo di quello precedente.
“Questa pronuncia – continua Rossi – ci concede tempo per continuare a lavorare ed individuare una soluzione più sostenibile per il settore, gravemente penalizzato da questo ddl”.
“La linea portata avanti dalla nostra associazione – aggiunge Davide Pecci, coordinatore di Cna Fita Grosseto – è sempre stata chiara: portare avanti il dialogo nelle sedi istituzionali competenti, cercando il confronto costruttivo. Tuttavia, quando la concertazione non porta a esiti positivi, siamo pronti a far valere le ragioni di un intero comparto attraverso le vie legali”.
“Il lavoro congiunto tra rappresentanze locali e nazionali – prosegue Pecci – sta contribuendo a difendere i diritti degli operatori del settore, messo a dura prova da norme che rischiano di penalizzare l’operatività delle aziende”.
La sospensione cautelare di queste regole quindi: “rappresenta un importante segnale che rafforza il nostro impegno a tutela degli Ncc – conclude Rossi – perché vogliamo trovare soluzioni che siano funzionali e rispettose del lavoro dei professionisti del trasporto pubblico non di linea”.
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