'Il PCI non si lega e non si nasconde'

Grosseto: "Si continua a non fare politica e a ripetere gli errori del passato come si è fatto con Berlusconi.La Lega va battuta - si legge nella nota della segreteria PCI Federazione di Grosseto - sul piano politico con delle proposte che parlino ai bisogni dei cittadini e soprattutto che diano risposte ai problemi del momento.

Eppure è lo stesso PD che si dimentica come nell’ultimo Consiglio Regionale ha fatto saltare i numeri sulla votazione della mozione per rispettare l’esito sul referendum sull’acqua, abbandonando l’aula del Consiglio e facendo mancare il numero legale. Da una parte si critica e dall’altra si va a braccetto, quando conviene, con la Lega.

Il PD urla sui giornali dichiarando di essere preoccupato per il comizio leghista e della probabile conseguenza  di un’impennata del virus ma si dimentica che in tante piazze c’è stato proprio il PD per la presentazione dei propri rappresentanti come avvenuto ad Orbetello.

Se dobbiamo contenere i momenti di assembramento lo dobbiamo fare tutti rispettando quelle regole e prima di tutto con il buon senso evitare di aumentare il rischio di contagi.

Evidentemente i linguaggi barbari e le critiche faziose e al limite del lecito non fanno parte solo della cultura di destra ma fanno comodo anche a chi rovescia odio e infanga gratuitamente chi come il PCI vuole tornare a fare politica per parlare dei problemi dei cittadini e dei territori nel rispetto degli altri competitori e non rinunciando a un confronto anche duro e aspro ma sui contenuti e non su chi è meglio capace di offendere l’altro.

Così si offre una immagine deprimente ai cittadini chiamati al voto e si rischia di allontanarli dalla vita politica mentre oggi c’è bisogno del contributo di tutti.

Non parteciperemo al flash mob non solo per rispettare quella regola dettata dal buon senso ma anche perché questi divieti di partecipare con bandiere ed ora addirittura simboli ci pare molto limitativa della libertà di espressione, soprattutto in luoghi pubblici, nel rispetto dell’art 21 della Costituzione che recita “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Siamo stufi di nascondere la nostra identità perché dà fastidio a qualcuno a cui probabilmente fa comodo non farsi riconoscere e nascondersi nel civismo per continuare a raccogliere solo consensi numerici e per non parlare di quelle disastrose politiche che hanno messo in ginocchio cittadini e territori e portato a far crescere movimenti come la lega".