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Il Lago dell'Accesa è un ecosistema fragile e a rischio
Il Lago dell'Accesa, un delicato ecosistema di origine carsica e parte integrante della rete Natura 2000, sta subendo da tempo una pressione antropica insostenibile.
Massa Marittima: Negli ultimi anni scelte discutibili, volte a incentivare un turismo di massa, hanno compromesso ulteriormente il suo fragile equilibrio. La costruzione di un ponte sull'emissario del fiume Bruna ha facilitato l'accesso a una sponda precedentemente più protetta, mentre la realizzazione di un parcheggio (abusivo), capace di ospitare oltre 500 auto in prossimità delle rive, ha determinato nel 2024 un afflusso record di visitatori. Questo incremento ha avuto un impatto negativo sugli habitat prioritari e ha alterato l’uso tradizionale del territorio da parte della comunità locale.
Abbiamo appreso che il Comune di Massa Marittima ha di recente sottoscritto una convenzione con il Consorzio di Bonifica per un intervento di miglioramento ambientale del valore di 500.000 euro. Dall’analisi della convenzione tuttavia emergono forti perplessità. Già dal linguaggio e dalle parole usate si evince che non è stato scritto da mani esperte in conoscenza degli ecosistemi e delle misure di tutela. Sembra che si vogliano realizzare opere ed interventi di bonifica e di prosciugamento delle aree umide tramite lo scavo di canali, le eliminazioni di vegetazione infestante e la messa a dimora di piante autoctone senza specifici criteri ambientali. Il Consorzio di Bonifica è sicuramente un soggetto molto professionale quando si tratta di eseguire opere di bonifica e interventi di prosciugamento delle aree umide ma questi interventi potrebbero creare delle gravissime conseguenze al delicato ecosistema del lago e un forte impatto per gli habitat e le specie di interesse conservazionistico presenti nell'area che, ricordiamo, è una zona speciale di conservazione (ZSC).
Pur riconoscendo la competenza ingegneristica e idraulica del Consorzio di Bonifica, riteniamo che la gestione di un’area così sensibile richieda un approccio specializzato, basato su metodologie di conservazione e restauro ecologico. La tutela del Lago dell’Accesa dovrebbe prevedere soluzioni basate sulle dinamiche naturali (nature-based solutions), favorendo la rinaturalizzazione spontanea e la riforestazione naturale piuttosto che opere artificiali, costose e potenzialmente impattanti.
In questo contesto inoltre sarà fondamentale la riduzione dell’afflusso veicolare in prossimità del lago, lo spostamento dei posti auto, non più di 100, in aree distanti dalle sponde, la chiusura della strada sterrata della Pesta e il ripristino del ponte pedonale già esistente ma abbandonato, con spreco di soldi pubblici, come via di accesso per una più sostenibile fruizione dell’area.
Dispiace constatare che il percorso decisionale non abbia adeguatamente coinvolto le associazioni di tutela dell'ambiente e la cittadinanza. Chiediamo pertanto che gli interventi previsti vengano riesaminati e che venga istituito un tavolo di confronto che includa esperti di ecosistemi, rappresentanti delle associazioni di tutela ambientale, rappresentanti dei comitati locali e i cittadini interessati. Solo attraverso un confronto aperto e un’azione consapevole sarà possibile preservare il Lago dell’Accesa applicando soluzioni adeguate e garantendo un modello di turismo sostenibile che valorizzi il territorio senza comprometterne l’equilibrio naturale.
Confidiamo che l’amministrazione comunale voglia riconsiderare le proprie scelte e avviare un idoneo percorso di conservazione del Lago, nell’interesse della comunità.
Italia Nostra Maremma Toscana