I consigli di Artemare Club: come evitare gli abbordi in mare

Repetita iuvant , locuzione latina che significa “una cosa, a forza di essere ripetuta, viene appresa” e Artemare Club da lunedì 1 agosto nella propria sede nel Corso antico di Porto Santo Stefano, in considerazione dell’aumento esponenziale e della gravità degli incidenti di mare degli ultimi tempi, ricorda come prevenire le collisioni e le regole del giusto approccio con le pubblicazioni ufficiali, libri e video in materia.

Il comandante Daniele Busetto segnala che nel periodo estivo solcano il Mediterraneo molte più navi commerciali, pescherecci, traghetti e tantissime unità da diporto dando vita a uno dei traffici marittimi tra i più intensi del mondo, che si può vedere in rete su Vesselfinder o Marinetraffic e in questo contesto il rischio di collisioni, specie durante le navigazioni sottocosta, notturne o in condizioni di scarsa visibilità, diventa alto. Si stima che ogni anno nel “Mare Nostrum” ci siano 325.000 transiti effettuati da circa 200.000 navi commerciali che fanno rotta su uno dei 300 porti dislocati lungo le sue coste, solo nel Canale di Sicilia, situato a metà strada della rotta strategica tra lo Stretto di Gibilterra e il Canale di Suez, passa circa il 15 per cento del traffico merci internazionale.


L’ultimo grave incidente di sabato 23 luglio scorso all’Argentario con un morto, una dispersa e diversi feriti, due imbarcazioni danneggiate che sta ancora impegnando tanti mezzi di soccorso con importanti costi per la comunità, impone la massima prevenzione delle collisioni in mare, prima di tutto rispettando la normativa nautica in vigore ma soprattutto navigando con il buon senso, organizzando appositi turni di vedetta e mantenendo alta la concentrazione e il senso di responsabilità nelle situazioni critiche. La legge in tema di abbordi in mare con le regole di precedenza e di manovra e alcuni suggerimenti utili alla sicurezza della navigazione è il “Regolamento Internazionale per Prevenire gli Abbordi in Mare”, insieme di regole valide sia per le unità civili che militari le quali prevedono le corrette procedure di governo e di manovra della barca da applicare in qualsiasi condizione di visibilità, codice disponibile per la sua visione presso Artemare Club, dove vengono date anche disposizioni sulla velocità di navigazione che deve essere mantenuta e sul livello di sicurezza tali da garantire un’efficace anticollisione, conoscendo i tempi di arresto e di manovra della propria imbarcazione in riferimento alle andature e alle condizioni meteorologiche. Il regolamento detta inoltre disposizioni sull’importanza del servizio di vedetta che deve rimanere attivo per tutta la durata della navigazione, nonostante a bordo si disponga di strumenti appositi, come l’AIS o il radar.

Artemare Club ricorda che il pericolo di una collisione si verifica quando la distanza tra due unità diminuisce, le rotte sono convergenti o opposte e il loro rilevamento polare o bussola si mantiene costante o varia molto lentamente; se capita di trovarsi in una situazione poco chiara, non in grado di stabilire se si naviga in rotta di collisione, è sempre consigliabile comportarsi come se il pericolo esistesse realmente. Per valutare se si procede in rotta di collisione con un’altra unità la regola fondamentale è quella del rilevamento costante, se procedendo con rotta costante si nota che la direzione in cui si osserva l’altra imbarcazione rimane anch’essa costante, significa che le due rotte convergono e quindi si rischia la collisione, in questo caso una delle due imbarcazioni deve obbligatoriamente manovrare e a stabilire i diritti di precedenza è proprio il Regolamento Internazionale per Prevenire gli Abbordi in Mare, ma anche riportate in varie pubblicazioni e video che l’Associazione mette a disposizione di tutti. Si, "navigare necesse est" ma sani e salvi e senza procurare danni ad altri e con il rispetto del galateo marinaresco che non tutti conoscono e praticano in mare, parola di Artemare Club!