Grey Cat Festival 2023, entusiasmante il concerto "The Iron Way"

Follonica: The Iron Way è stato un concerto entusiasmante per il Grey Cat Festival 2023, a Follonica.

Il progetto residenziale The Iron Way si è concretizzato in un fenomenale concerto il 6 agosto, per il Grey Cat Jazz Festival 2023. Ma non solo, The Iron Way ha portato alla creazione di una partnership con Cambridge Jazz Festival e London Jazz Festival.

Alla presentazione del progetto, era presente online Gil Karpas, co-direttore del Cambridge Jazz Festival, il quale ha sottolineato la connessione tra Follonica e il Regno Unito che ha come aspetto fondamentale il ferro.

The Iron Way ha coinvolto quattro grandi artisti: il grossetano Michelangelo Scandroglio, allievo di Tavolazzi e Ragghianti, che ha vinto numerosi premi e collaborato con festival internazionali; l’inglese Alex Hitchcock, sassofonista creativo, con collaborazioni internazionali, considerato uno dei migliori del suo strumento in UK; la romana Maria Chiara Argirò, pianista dall'età di nove anni, è diventata protagonista della scena jazz del Regno Unito da quando si è trasferita a Londra; e il batterista e compositore neozelandese Myele Manzanza, una capacità intuitiva che unisce corpo e suono.

Questi quattro giovani musicisti hanno avuto l’opportunità di poter lavorare in un progetto residenziale, cioè un progetto che gli ha permesso di produrre e lavorare sulla loro musica direttamente e tutti assieme in presenza, sviluppando i propri pezzi. Un evento molto raro, soprattutto nel panorama musicale locale. Spiega Michelangelo Scandroglio: “Siamo qua da qualche giorno. E come dicevo, specialmente nel nostro campo non c’è molta occasione di soffermarsi sulla musica, sulle prove, sugli arrangiamenti, pensare ad un gruppo che faccia vita in comune. Grazie al supporto del Grey Cat, del Comune di Follonica, e alle associazioni coinvolte, abbiamo avuto questa opportunità. E’ una bella esperienza per noi, avere tutte queste opportunità, poter stare assieme, arrangiare la musica, ognuno con la propria visione”.

“E’ stato un processo veramente interessante e piacevole. Questo è materiale sviluppato completamente in modo collettivo. Ognuno di noi ha portato composizioni, alcune erano già sviluppate, altre erano solo abbozzate. E’ stato il lavoro della band che ha permesso di svilupparle in modo pieno. E’ stato tutto molto piacevole. Questi musicisti che stanno accanto a me sono davvero talentuosi. Ed anche questa location. Essere qui a Follonica, o in Italia, per e che sono della Nuova Zelanda, avere l’occasione di passare dei giorni sul Mar Mediterraneo, aver buon cibo, penso sia molto speciale e influenzi molto la creatività.”

“Io penso che in questa situazione si sviluppano anche amicizie, oltre al lavoro. Si sviluppano relazioni di tipo musicale. E anche, io vengo da un’isola, il Regno Unito, che si sta isolando da se stessa, c’è la necessità di creare cooperazione internazionale. Quindi è molto bello che il Cambridge Festival, London Jazz Festival e il Grey Cat Jazz Festival stiano collaborando. E’ molto importante che in Europa si continui a collaborare.”


Maria chiara argirò “Come expat italiana che vive a Londra vorrei aggiungere che è la prima volta che i accade. Mi sento molto fortunata ad essere parte di questa attività residenziale. Normalmente, noi corriamo sempre da una parte all’altra. E’ molto difficile creare un ambiente con personalità diverse, anche musicali, che vengono da mondi diversi, ovviamente, dal jazz, ma anche con preferenze differenti. Questa è una situazione molto rara, penso che tutti noi abbiamo fatto workshop e masterclass, ecc. ma qui è molto diverso perché siamo quattro musicisti da una parte estremamente diversi, ma con un filo conduttore che spero, e mi auguro, sia stato espresso.”

Gil Karpas Codirettore del Cambridge Jazz Festival: anzitutto la connessione tra la me e la mia famiglia e l’Italia, visitiamo vari festival del centro Italia, Cortona Jazz Festival, Montalcino Jazz and Wine, Umbria Jazz Festival. Questa collaborazione con Grey Cat per me personalmente, ma anche per il festival è molto importante. Cambridge Jazz Festival nasce nel 2015 e abbiamo avuto tanti artisti. Per noi questo tipo di collaborazioni, come con Grey Cat, sono vitali e sono molto più importanti se fatte in Europa. Culturalmente siamo fratelli e sorelle, cugini. Quindi, questo tipo di collaborazioni, partnership, è qualcosa che dovremmo cercare di creare di più, sono un modo di produrre creatività artistica. Qui si parla della connessione fra il Regno Unito e questa particolare area della Toscana. Iron Way in alcune lingue è la traduzione letterale di ferrovia, e quindi la connessione tra il nostro trasporto e

Mi piacciono molto questo tipo di iniziative, sono importanti. I festival jazz hanno bisogno di creare questo tipo di connessioni e gli artisti sono l’elemento più significativo da condividere”.

Con la creazione di questa partnership, il quartetto suonerà ancora al London Jazz Festival a novembre per due serate, il 14 e il 15 novembre, e anche al Cambridge jazz Festival.

Il concerto di Follonica è stato molto interessante. I brani originali sono stati sviluppati in tre giorni di lavoro a stretto contatto.

Sul palco il quartetto è in grado di produrre musica di alto livello, che non esagera le personalità, ma anzi riesce a mettere assieme le differenze, integrando gli assolo e le specificità, riuscendo ad amalgamare i suoni in un’unica espressività molto gradevole. Soprattutto, si sente aria giovane, melodie contemporanee, che apportano sonorità di ricerca ma anche più lineari. I brani sono stati proposti partendo dai più elaborati fino a quelli meno complessi. Sul palco Hitchcock lancia lunghi assolo, mentre la sezione ritmica, Scandroglio e Manzanza, segue e mantiene le ritmiche, proponendo anche degli assolo, con Argirò che stende un tappeto sonoro che fa da coesione per tutto.