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Grande successo dell’evento “poesia e musica della beat generation”
Grosseto: Serata speciale sabato sera al Circolo Khorakhanè in modalità Jazz Club: l'evento "Poesia e Musica della Beat Generation", un appuntamento di particolare spessore culturale, ha riscosso un meritato grande successo.
Ospite speciale Klaus Lessmann, jazzista di fama internazionale, concertista, docente e musicologo, direttore della Siena Jazz Big Band. Con i testi scelti dal professor Giuseppe Mainardi e le musiche a cura del quartetto jazz composto da Fabrizio Biscontri alla chitarra, Luca Tonini al contrabbasso e Davide Piscopo alla batteria, la serata ha permesso un tuffo nella cultura Beat, ad oltre mezzo secolo dalla sua nascita.
Una particolare attenzione nella lettura è stata rivolta ai brani di Kerouac, Ginsberg, Corso, Orlovsky e Jones; trait d'union tra letture, approfondimenti e riflessioni sono state le composizioni suonate dal vivo dei più importanti artisti rappresentanti la scena musicale bebop come Charlie Parker, Thelonious Monk, Miles Davis, Dizzy Gillespie. La connessione fra la musica jazz e la “Beat generation” è profonda; negli anni cinquanta del secolo scorso un gruppo di giovani poeti statunitensi espressero un tipo di letteratura di avanguardia con una forte risonanza innovativa. Essere “beat”significava essere liberi, fantasticare, superare convenzioni sociali consolidate, rivendicare diritti, contestare. Il contatto con la generazione di musicisti afroamericani del movimento “bebop” fu naturale, forte e immediato.
Jack Kerouac, uno dei più noti artisti del gruppo, intese infatti scrivere utilizzando nei suoi testi il ritmo incalzante dei “beboppers”, di Charlie Parker, Gillespie e altri. La sua fu una operazione mimetica tracciata sulla vivacità ritmica di “Bird” e “Dizzy”, i cui appellativi indicano velocità e vertigine. La performance poetica, la lettura di testi sostenuti da accompagnamento jazz fu un invito all'ascolto di messaggi poetici di forte significato politico, mutando i termini dell'intrattenimento musicale fino ad allora rivolto al ballo. Il cambiamento era un segno indelebile dei tempi capace di segnare una svolta nei costumi, nel comportamento, nello sguardo rinnovato verso ambiti sociali e culture diverse.Il “reading” volle rappresentare quindi la consonanza piena fra jazz e poesia americana, proposta da Fernanda Pivano nella sua celebra antologia datata 1964, ancora capace di fornire interessanti spunti di lettura.
Il prossimo appuntamento con Jazz Night sarà per giovedì 9 febbraio con l'Hitchcock 4ET, con il talentuoso Michelangelo Scandroglio al contrabbasso, Francesco Zampini alla chitarra, Mattia Galeotti alla batteria ed Alex Hitchcock al sax.