Good morning and happy new year, Grosseto... I love you... but.... you love me...?
I miei genitori dicevano che la mattina del primo dell'anno, quando dalla finestra guardavi in strada, per avere la certezza che sarebbe stato un anno fortunato avresti dovuto vedere transitare un uomo. Insomma, permaneva ancora un forte senso di maschilismo e, aggiungo, di sfiducia nelle donne... Io penso di non essere superstizioso, però ..a ripensarci bene.. guardavo in strada con un certo senso di apprensione, che si scioglieva in sensazione di recuperata fiducia appena i miei occhi centravano una figura di sesso maschile... che fosse stato a piedi, o in bicicletta, col cappello o senza.... purchè uomo.
Penso che oggi, pur conservatori, forse avrebbero cambiato giudizio. Anche perchè dietro un aspetto fisionomicamente maschile non c'è sempre un uomo, ed altrettanto vale all'incontrario... Comunque, e potrà sembrar strano, la loro vita, nonostante le tragedie della guerra, si fondava su certezze... l'incerto lo hanno lasciato a me... a noi... a questo paese che stenta a ritrovarsi... in quella generazione c'era un forte senso d'identità...
Nella nostra è invece emersa una folata di follia, di spettacolarismo, di demagogico populismo, di esaltazione dei disvalori, di incitamento ossessiva alla ricerca del modo migliore e più facile di fare soldi sempre e comunque. Così ci siamo ritrovati ridotti a manichini smarriti ...su un palcoscenico... in attesa di qualcuno che ci dica quale è la nostra parte... o di un gobbo che contenga, già scritte, le parole che dobbiamo pronunciare... Good morning Grosseto... we love you... ma Tu devi cominciare ad amarci...