Fratelli d'Italia: No all'utero in affitto. Incontro con la senatrice Rauti

Grosseto: Dopo l’iniziativa relativa alla raccolta di firme contro “L’utero in affitto”, che si è tenuta a Grosseto durante i fine settimana tra fine maggio e inizio giugno, con il gazebo di Fratelli d’Italia allestito in Corso Carducci, il prossimo sabato 18 giugno alle ore 11.00, presso la sala congressi dell’Hotel Granduca di Grosseto, Fratelli d’Italia assieme al dipartimento provinciale Famiglia e Pari Opportunità, organizza una conferenza stampa con la senatrice Isabella Rauti, vicepresidente vicario gruppo Fratelli d’Italia in Senato e responsabile nazionale dipartimento famiglia e pari opportunità e valori non negoziabili, aperto a tutti. Il Tema della conferenza stampa: “Contro l’utero in affitto in difesa della vita, diamo voce ai più deboli”, con al centro la problematica dell’utero in affitto e quella relativa all’emendamento alla Legge, presentato dai parlamentari di Fratelli d’Italia, per far riconoscere questa pratica come reato Universale. Interverranno il coordinatore regionale Fabrizio Rossi, il capogruppo FDI in Regione Toscana Francesco Torselli, la responsabile dipartimento provinciale famiglia e pari opportunità Grosseto Maria Cristina Rampiconi.

“L’emendamento presentato in Parlamento da Fratelli d’Italia, - commenta Fabrizio Rossi, coordinatore regionale FDI Toscana e vicesindaco città di Grosseto - va verso la direzione di importante tutela a favore del nascituro, in quanto ad oggi, con questa legge, non adeguatamente tutelato e privato del calore e del fisiologico rapporto simbiotico con chi lo ha partorito”.

“Ma non solo, - prosegue Maria Cristina Rampiconi, responsabile provinciale dipartimento Famiglia e pari opportunità - va anche a tutela della donna/madre che viene utilizzata per questa pratica in cambio di un compenso in denaro per partorire un figlio alla quale successivamente verrà tolto, oltre ad essere costretta ad assumere alcuni medicinali antirigetto fortemente deleteri alla propria salute”.

“Fratelli d’Italia, - commenta Maria Cristina Rampiconi, - da sempre si batte contro la pratica dell’utero in affitto. Una pratica che non tiene conto né del nascituro, né della salute della donna che si presta a portare avanti una gravidanza per conto di altri, mettendo tra l’altro a repentaglio la propria salute per sottostare a regole ferree, previste da un regolare contratto stipulato tra i committenti”.

“Come ha anche recentemente ricordato la presidente di FDI Giorgia Meloni, battersi per l’utero in affitto non è una mera scelta politica, ma soprattutto una battaglia di civiltà, al fine di preservare la dignità dei più deboli e fragili, cosa che purtroppo attualmente non è, in quanto messi dall’attuale legge nella situazione di non potersi difendere”, concludono Fabrizio Rossi e Maria Cristina Rampiconi.