Festa del cinema di mare, ricorda , il critico cinematografico Claudio Carabba

Castiglione della Pescaia: Grandi emozioni per la quarta giornata della Festa del cinema di mare, a poco meno di un'anno dalla sua scomparsa, la Festa del cinema di mare, dedica un incontro tra i colleghi e gli amici di una vita, per ricordare il direttore artistico fondatore della festa del cinema di mare, il critico cinematografico Claudio Carabba.

L'appuntamento, estremamente sentito da tutto lo staff della Festa del cinema di mare, è per domani alle ore 18, presso il Club velico di Castiglione della Pescaia, luogo molto amato dal direttore artistico. Amici e colleghi dialogheranno su Carabba in un incontro dal titolo Sogni Proibiti. Condotto dal giornalista Roberto Brunelli, interverranno i figli Carlo ed Enzo Fileno Carabba, Sergio Staino, Antonio D'Orrico, Marco Luceri e Gabriele Rizza che cominciano a ricordarlo con queste frasi spontanee che prendono spunto dal titolo dell'appuntamento dedicato a una figura professionale e umana che a fatica riusciamo a lasciar andare:

"Tutto quello che gli altri genitori proibivano, o guardavano con sufficienza e sospetto, papà lo accoglieva e ti incoraggiava ad accoglierlo. I fumetti, gli amati paperi di Barks o il Topolino di Floyd Gottfredson, i film di Indiana Jones o di Stallone e Schwarzenegger, il gioco e le altri invenzioni umane si disponevano accanto le opere dei grandi maestri del cinema, dei grandi scrittori, con una visita a Sant'Antimo o un altro luogo d'arte, di cui condividevano l'origine, l'ingegno e la fantasia, e la materia di cui erano composti, la stessa di cui sono fatti i sogni - e gli uomini. La proibizione di papà era una meta-proibizione, a essere vietati erano lo snobismo, il pregiudizio, la chiusura mentale." Carlo Carabba

"Mio padre usava le scene dei film come messaggi utili per la vita. Se fosse qui racconterebbe questa. Jean-Paul Belmondo è ferito a morte. Si trascina fino al telefono, chiama la sua donna e dice "Stasera non posso." Enzo Fileno Carabba

"Le donne i cavalier, l'armi, gli amor, il gran fumetto e il bel cinema, io canto" Questo era Claudio Carabba per Sergio Staino.

"Il rapporto che Claudio Carabba aveva con il cinema era unico. Per lui i film erano fatti della stessa materia dei sogni e i sogni erano fatti della stessa materia dei film". Antonio D'orrico

"Claudio Carabba era capace di vedere la vita nel cinema: nessuno come lui individuava nei film suggestioni, dettagli e particolari che sfuggivano a tutti gli altri e che ti suggerivano livelli di lettura inattesi e sorprendenti. Quasi sempre squarci di vita rivelatori, in sprezzo di qualsivoglia suddivisione di generi e classificazione. Proprio come registi da lui più amati, Claudio era un vorace consumatore di vita". Roberto Brunelli

"Sono davvero felice di poter ricordare Claudio nel modo che forse gli sarebbe più piaciuto, a chiacchierare in compagnia di tanti amici come in un film di Woody Allen, e di fronte al mare, cercando di scrutarne l'orizzonte"
Marco Luceri

"Claudio penna fluida e leggera, dotata di un invidiabile senso del fraseggio e della sintesi (critica e narrativa all'unisono). Claudio, che era nato a Siena, contradaiolo della Torre, poi fiorentino con la Viola nel cuore (il calcio metafora di vita nella percezione pasoliniana) si fregiava di molte irrequietezze. Una navigazione fraterna e battagliera, militante diremmo, ma di una militanza umana prima che politica, generosa di suggerimenti e consigli, e  di spunti sempre condivisi, mai esclusivi. Se il cinema scandiva la professione era l'altrove (vedi la passione per il festival di Sanremo) che covava ironico e beffardo, la sorpresa di un rischio o i dadi di una scommessa. Lui che amava gli ippodromi e le corse dei cavalli, altro gomitolo da sciogliere per trovarci forse un nocciolo di verità. Ci mancherà Claudio per la dissolvenza che sapeva creare. Per la sua cocciuta indolenza dove sulla stessa passerella, attori, marionette e maschere di una finzione che frantumava le regole e i ritmi del montaggio, ballavano Tarantino e Tarantini, la Nouvelle Vague e il poliziottesco, Tinto Brass e Glauber Rocha, Orson Welles e Duccio Tessari." Gabriele Rizza

La serata proseguirà alle ore 21, presso il cinema Castello, con la premiazione del cortometraggio vincitore del premio Mauro Mancini.
A seguire, alle 21.30, Giovanni Veronesi presenterà e dialogherà con il regista Paolo Virzì che presenterà il film, completamente restaurato e curato dalla Cineteca di Bologna, Ferie d'agosto (1995). Il film ambientato sull'isola di Ventotene , racconta di due gruppi di amici estremamente diversi che attraverso la complicità dell'atmosfera vacanziera, scopriranno gli aspetti sino ad ora, nascosti.
La manifestazione, giunta alla sesta edizione è resa possibile grazie al supporto di Fondazione CR Firenze, Conad e l'azienda RRD.

Gli incontri pomeridiani sono a ingresso libero, le proiezioni al Cinema Castello hanno un costo di 8 euro e di 6 euro per le riduzioni previste per i possessori di Carta Insieme Conad. E' richiesto il Green pass.