È deceduto il rag. Plinio Cillerai

Figura notissima a Grosseto per la sua elevata professionalità e per l'impegno civico. Sarà tumulto a Tatti, suo paese di origine.

Grosseto: E così Ragioniere ci ha lasciati. Con Plinio Cillerai ci eravamo visti poco più di un mese fa alle panchine di piazza Volturno. Solita bonomia e sferzante ironia che si sforzavano di nascondere la sofferenza e il cinico incalzare del tempo. Ci conoscevamo che io portavo i pantaloni corti. Negli uffici della RAMA, dove lavorava anche mio babbo Danilo.

Quella RAMA da dove è partita la sua prestigiosa carriera professionale, che l'ha condotto prima a diventare Amministratore di una grande azienda di laterizi come quella dei fratelli Chigiotti e poi ad aprire uno studio commerciale che grazie alle sue qualità professionali è diventato in breve un riferimento stabile, una certezza per l' imprenditoria locale.

Quando avevo lo studio legale in via Pola avevamo spesso occasione di incontrarci, di salutarci e di scambiarci opinioni e punti di vista. Lei mi chiamava affettuosamente Massimo ed io, per la profonda stima e rispetto che ho sempre avuto nei suoi confronti, l'ho sempre chiamata Ragioniere.

Nonostante gran parte della sua vita sia trascorsa nel novecento, lei Ragioniere era moderno, all'avanguardia dei tempi. Apprezzava la tecnologia e proponeva nei social le sue opinioni, sempre chiare nella loro dialettica a volte giudiziosamente polemica. Memorabile la sua strenua difesa delle piante di pino, in nome di un amore sconfinato per la natura e l' ambiente, dei cui benefici poteva per fortuna godere in mezzo alla sconfinata pineta di Principina a Mare.

Accanto alla sua immensa e al contempo silenziosa e riservata personalità professionale e pubblica c'era un'altra qualità per lei certamente piu'importante. Il suo amore sconfinato per Tatti, il suo paese d'origine. A Tatti lei ha dedicato la parte piu' passionale di sé stesso.

Lo ha spesso nominato nei suoi scritti, è intervenuto di autorita' per sopperire per quanto possibile alle stringenti necessità di una comunità divenuta nel tempo sempre più ridotta nel numero, sempre più trascurata dalle istituzioni ma a lei infinitamente cara.

Con tutto il rispetto e il cordoglio per i suoi cari che lo piangono, avendo sacrosanta ragione di piangerlo, mi permetto di osservare che lei Ragioniere con la sua dipartita lascia orfano un secondo figlio. Questo paesino tra le colline cui ha dedicato tutto e più di sé stesso, che sono certo in questo momento lo piange. Come lo piango io Ragioniere, ringraziandola non tanto per quanto di buono e apprezzabile ha saputo fare nel corso di una lunga vita laboriosa dedicata alla professione ed ai suoi affetti più cari.

Io la ringrazio per essere esistito.

Suo affezionatissimo Massimo