Difensore Civico: eletta Lucia Annibali

Alla quarta votazione 23 voti sono andati alla Annibali, 2 alla Fiordelisi, ed 1 voto disperso. 

Firenze: Lucia Annibali è il nuovo Difensore civico della Toscana. Eletta alla quarta votazione, ha ottenuto 23 voti, contro i 2 di Antonia Fiordelisi, ed un voto disperso.

All’elezione di Annibali si è giunti dopo un lungo dibattito, esito finale di un altrettanto lungo lavoro svolto in commissione Affari Istituzionali, sulla rosa dei nomi e sulla conseguente istruttoria per valutare le potenziali incompatibilità dei candidati, scelti tra autocandidature e designazioni dei gruppi politici. Come illustrato dal presidente della commissione, Giacomo Bugliani (Partito democratico), la rosa dei nomi – una volta ritirata la candidatura di Elisabetta Meucci – risulta composta da Lucia Annibali, presentata da Italia Viva; Giuseppe Caglia, dal Gruppo misto – Toscana Domani; Antonia Fiordelisi, dal Movimento 5 Stelle. La I Commissione ha deciso di dare via libera ai tre profili, una volta valutati e acquisiti i giudizi di potenziale incompatibilità. In apertura dei lavori d’aula la presidente del Gruppo misto, Elisa Tozzi, ha ritirato la propria indicazione, e quindi la rosa è risultata composta da solo due nominativi.

Per proporre Lucia Annibali è intervenuto Stefano Scaramelli (Italia Viva) che, partendo dal ruolo del Difensore civico di difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini nei rapporti con le pubbliche amministrazioni e con i privati che gestiscono pubblici servizi, si è soffermato sull’ “alto profilo della figura, sul valore etico e professionale, sulla dimensione umana, quale emblema di lotta contro le ingiustizie e le prevaricazioni, fino alla funzioni svolte che l’hanno portata nel 2013 ad essere nominata, dal presidente Giorgio Napolitano, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana”. “Abbiamo coniugato qualità umane, competenza e merito in una donna di altissimo valore etico e professionale. Ringrazio i colleghi del Consiglio regionale che hanno condiviso e votato Lucia Annibali Difensore Civico regionale - ha detto Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo di Italia Viva -. Lucia Annibali saprà rappresentare e difendere con autonomia, propria di questo istituto, la centralità del cittadino nell’azione istituzionale, la funzione di mediazione e conciliazione, la qualità dei servizi offerti, la tutela delle parti più deboli della società e il miglioramento del senso di cittadinanza. È una donna che senza dubbio alcuno non ha bisogno di prendere lezioni di difesa civica, è emblema di lotta contro ingiustizie, violenze e prevaricazioni. Saprà quindi rafforzare la coesione sociale in Toscana, tutelare le parti più deboli e migliorare il senso di cittadinanza dei toscani. Come capogruppo di Italia Viva ho condotto una battaglia contro corrente, a tratti in solitaria, ma sempre a viso scoperto, affinché a prevalere nella scelta del nuovo Difensore civico fossero merito, qualità e competenze rispetto a logiche di appartenenza o convenienza. Nel proporre Lucia Annibali abbiamo coniugato qualità umane, competenza e merito in una donna di altissimo valore etico e professionale. Nell’augurare buon lavoro a Lucia Annibali esprimo la soddisfazione per la sua elezione che dà forza e autorevolezza a questo organismo”.

Secondo Silvia Noferi (Movimento 5 Stelle) il ruolo imparziale e di garanzia del Difensore civico non si conforma con la legge sulle nomine della Toscana: “è una incongruenza che una figura così sia nominata dalla forze politiche”. Non solo, la presentazione all’ultimo momento di Lucia Annibali da parte di Italia Viva lascia dubbi sulla imparzialità e sull’essere super partes. “Niente da eccepire nei confronti di questa figura ma mi domando quale esperienza di difesa civica abbia”, ha affermato, ringraziando Bugliani di aver accolto la candidatura del proprio gruppo, scelta per le competenze: la Fiordelisi dal 2014 è infatti Difensore Civico della Basilicata.

Per Elena Meini (Lega) la nomina del Difensore civico è una cosa seria, riguarda gli interessi di tutti i cittadini toscani e quindi deve essere condivisa. “Abbiamo chiesto alla maggioranza di pensare ad una figura di garanzia per tutti, ma ciò non è avvenuto ed oggi ci troviamo di fronte ad una vera e propria imposizione”, ha sottolineato la consigliera: di fronte alla nostra richiesta di condivisione ci è stato ribattuto che nessuno chiede il voto delle opposizioni, e questo è molto grave”.

Secondo Marco Stella (Forza Italia) il tema vero non è tanto il metodo o il merito, ma è esclusivamente politico: “il Partito democratico ha dato il via libera alla nomina di Italia Viva perché se così non fosse stato in questa Aula ci sarebbe stata una maggioranza diversa”. Da qui la sottolineatura di non aver niente nei confronti della figura prescelta, ma di contestarne la modalità, dimostrando che la “maggioranza tiene grazie ad uno scambio di poltrone”. “E’ talmente chiara la decisione di aver concesso ad Italia Viva il Difensore Civico che qualcuno oggi ci ha detto che non è interessato al voto delle opposizioni, e questo mette fortemente in imbarazzo la Annibali”. “Mi dispiace non poterla votare, ma la maggioranza avrebbe dovuto ricercare il contributo fattivo delle opposizioni”, ha concluso.

Sulla stessa lunghezza d’onda Elisa Tozzi (Gruppo misto – Toscana Domani), che non solo ha sottoscritto le critiche sul metodo utilizzato dalla maggioranza consiliare, ma ha anche affermato di aver avuto l’impressione che la nomina del Difensore civico venisse “calata” sul piano politico. Inoltre, per la consigliera, è sfuggita l’occasione di riflettere e mettere mano agli istituti di garanzia, magari pensando anche ad una unica figura. “Faccio un appello perché si cominci davvero a riflettere, e quindi a decidere quale direzione intendiamo dare a questo importante istituto di garanzia, soprattutto oggi, in un contesto di reale emergenza dei servizi pubblici”, ha concluso la consigliera.

“Se Lucia Annibali sarà eletta spero abbia voglia di interloquire anche con noi”. Così ha esordito Francesco Torselli (Fratelli d’Italia), parlando di procedimento “irregolare e illegittimo” e auspicando che gli altri candidati impugnino questa votazione in tutti gli organi competenti. “Essere informati della candidatura prima dell’inizio della commissione sarebbe stato carino – ha affermato – ma da parte della maggioranza non c’è stata la volontà di condividere un percorso, di confrontarsi sui curricula, di cercare figure super partes”. Da qui la decisione di non partecipare al voto: “oggi abbiamo scritto una brutta pagina, il fatto che noi fossimo o meno informati era accessorio, l’importante era avere una figura con tessera politica”.

Durante il suo intervento il presidente del gruppo del Partito democratico Vincenzo Ceccarelli ha sottolineato l’importanza della scelta del Difensore civico toscano: “La legittimità del percorso è scontata. Ed eccepire sul metodo da parte delle opposizioni nasconde le difficoltà a contestare nel merito”. “La candidata Annibali - ha sottolineato – ha tutte competenze, è un’esperta di legge ed è stata in commissione Giustizia della Camera dei Deputati. Altre proposte rispettabili e in regola, ma non conoscere una persona non mi pare un merito come sottolineato invece dalla collega Silvia Noferi”. Il presidente Ceccarelli, ha dato atto ad Italia Viva di avere ritirato una candidatura altrettanto degna e ha concluso il suo intervento facendo un appello alle opposizioni a convergere “dopo una discussione alla luce del sole” sul nome di Lucia Annibali”.

La capogruppo del Movimento 5 stelle Irene Galletti ha detto di “non ritenere adeguata al tipo di ruolo la figura proposta”. Mentre ha difeso la candidatura del partito di Antonia Fiordelisi “figura quella che sosteniamo che non conosciamo e lo rivendichiamo. La Annibali è una professionista in grado di ricoprire tanti ruoli, anche su pari opportunità e difesa dei diritti, ma il Difensore civico deve avere competenze specifiche. La dottoressa Fiordelisi è stata particolarmente apprezzata nel suo lavoro in Basilicata”. Dalla Galletti è anche arrivata una critica alla scelta della candidatura della maggioranza arrivata dopo una vera e propria lotta tra partiti.

Dai banchi della Lega la capogruppo Elena Meini ha preteso chiarimenti sul ruolo politico in Italia Viva di Lucia Annibali accentando in sede di dichiarazione di voto il fatto che non risulti avere una tessera di partito aggiungendo che il partito non avrebbe preso parte al voto “per la mancanza di responsabilità della maggioranza che non ha mostrato aperture nel metodo per arrivare alla scelta del nuovo Difensore civico regionale”

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci ha posto con forza la questione dell’incompatibilità alla nomina di Lucia Annibali, ma il presidente del gruppo di Italia Viva Stefano Scaramelli che ha proposto la candidatura ha assicurato che la Annibali “si è dimessa da ogni incarico dal partito in data 9 gennaio, il giorno prima della presentazione della candidatura”.

A ribadire di non partecipare al voto è stato anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli: “convinto che le procedure sulla rosa dei nomi nella seduta della commissione Affari istituzionali del 10 gennaio non sia stata corretta”. Il presidente Antonio Mazzeo è intervento per chiarire come le procedure siamo state portate avanti dagli uffici in modo corretto e nel pieno rispetto del regolamento.

In sede di dichiarazione di voto Marco Stella di Forza Italia si è chiesto “se nella Regione Italia Viva non avesse da offrire un nome migliore di Lucia Annibali”. Sul suo ruolo in Italia Viva e sul metodo scelto dalla maggioranza ha aggiunto: “Non penso che la Annibali faccia un’autocertificazione falsa, a me dispiace che non sia dato modo ai consiglieri di votarla. Il primo atto che farò una volta eletta sarà di incontrarla e raccontarle cosa è successo. Non ho niente contro di lei ma metodo sbagliato dall’inizio”.

Nella sua dichiarazione di voto Vincenzo Ceccarelli ha sottolineato “l’atto di umiltà di Italia Viva di ritirare la candidatura di Elisabetta Meucci, nonostante un curriculum adeguato, perché la Annibali era l’opportunità migliore”. Aggiungendo che “si parla troppo di metodo, dove certamente potevamo fare meglio, ma non si è recuperato il dialogo in aula”. Non avete fatto proposte – ha concluso rivolto alle opposizioni - a parte quella del Movimento 5 Stelle e questo dimostra la vostra incapacità propositiva”.