Dal Rotary sei lettini ginecologici elettrici per persone disabili
Consegnato il primo al Codice rosa del Pronto soccorso di Grosseto
Grosseto: Sei lettini per visite ginecologiche/urologiche con movimento elettrico in altezza e inclinazione, per favorire controlli medici a persone con disabilità e difficoltà di autonomia. Il primo della serie è stato consegnato questo giovedì 21 novembre dal Distretto 2071 del Rotary International (Toscana) al Codice rosa del Pronto Soccorso del presidio Ospedaliero Misericordia di Grosseto. L’iniziativa rientra nel «Progetto Libellula» avviato nel 2023 dal Governatore distrettuale pro tempore Fernando Damiani con una raccolta fondi presso tutti i Rotary Club della Toscana. Grazie alla spontanea risposta ottenuta, sono stati acquistati 26 lettini che verranno consegnati ad altrettante strutture sanitarie regionali che ne sono prive, di questi sei sono destinati alla Asl Toscana sud est.
«Abbiamo voluto venire incontro - dice la dottoressa Margherita Magi Damiani promotrice del progetto - a tutti coloro, in particolare donne, che devono affrontare una visita specialistica ma che non di rado vi rinunciano o rimandano per non trovarsi in difficoltà o in soggezione. Non è sempre possibile salire su un lettino in completa autonomia, senza bisogno dell’aiuto fisico di altre persone. Una situazione che può diventare imbarazzante per le pazienti stesse. Un lettino elettrico può aiutare a superare questa situazione emotiva».
«Siamo lieti di poter contare su un nuovo strumento per il trattamento delle persone con disabilità - dichiara Claudio Pagliara, direttore Salute, Medicina di genere e Codice rosa di Grosseto - ringraziamo per l’iniziativa l’associazione distretto Rotary della Toscana e con loro rinnoviamo il nostro incoraggiamento a tutte le operatrice e gli operatori che quotidianamente sono impegnati per la salute delle persone più fragili».
«Il ringraziamento - prosegue il direttore di presidio, Michele Dentamaro - va ai Rotary Club per questa donazione che consentirà ai professionisti del Pronto soccorso e in particolare a coloro che si dedicano alla gestione del Codice Rosa di intervenire in maniera ancora più appropriata. Colgo questa occasione per ringraziare e incoraggiare il nostro personale in prima linea nei confronti di questo tema».