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Consiglio comunale al Cemivet, il discorso del sindaco e presidente
Grosseto: "Desidero anzitutto, in questo mio breve intervento, esprimere la più viva soddisfazione per la realizzazione di un progetto che abbiamo pensato e realizzato con grande determinazione. Un saluto e un ringraziamento al Centro Militare Veterinario di Grosseto, che oggi ospita al suo interno la seduta del Consiglio comunale, al comandante Colonnello Santone, al suo predecessore Colonnello Marchisio, al Prefetto Paola Berardino, al sindaco, alla giunta e, in particolare, a tutti i consiglieri comunali che, con la loro presenza qui oggi, testimoniano l’apprezzamento vero e sincero nei confronti di una realtà che ha un legame ormai indissolubile con Grosseto e il territorio. Rivolgo un saluto anche agli amici del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, e li ringrazio per l’approfondito studioche ci hanno inviato, sul valore del patrimonio storico e culturale di questa struttura. E allora, ecco il nostro modo per ringraziare chi lavora quotidianamente in questo centro all’avanguardia, indispensabile per l’esercito italiano e per la città.
Ho parlato poc’anzi di un progetto che parte da lontano, promosso da tutti i capigruppo consiliari, che voglio ringraziare per la coesione e per la determinazione dimostrate nel voler dimostrare concreta vicinanza a questa istituzione. L’idea è stata condivisa con l’allora comandante Marchisio e ha trovato anche l’apprezzamento e la collaborazione dell’attuale comandante Santone, oltre che del Prefetto. Il senso dell’iniziativa rientra in quello che, nell’espletamento del mio ruolo istituzionale, ritengo un obiettivo fondamentale: rendere il Consiglio Comunale un luogo non solo in cui discutere dei provvedimenti da adottare per il governo del territorio ma anche in cui creare e promuovere nuovi strumenti di conoscenza a beneficio della collettività. L’assemblea cittadina può e deve diventare, in estrema sintesi, anche un tramite in grado di puntare l’attenzione su ciò che ci distingue rispetto agli altri territori. Dare l’opportunità ai cittadini di conoscere ciò che c’è in questa città, le istituzioni e le persone che lavorano nel campo della vera eccellenza.
Proprio in questo senso abbiamo pensato di celebrare una seduta straordinaria del Consiglio Comunale qui nel Cemivet, offrendo l’occasione a tutti coloro che ancora non lo conoscono, oppure che lo conoscono solo in parte, di apprezzare una realtà che da più di un secolo, addirittura dal 1870, si distingue per professionalità e valore e che, di conseguenza, ha dato lustro al nostro territorio. Oltre alle consuete attività, infatti, il Centro Militare Veterinario di Grosseto ha avuto l’abilità di penetrare il nostro tessuto sociale ed economico, divenendo protagonista di iniziative di richiamo, di aggregazione, di solidarietà e di sano coinvolgimento dei cittadini. È la prima volta, da quello che abbiamo potuto accertare, che un Consiglio comunale entra in una base militare con l’obiettivo di aprire le porte a una simile realtà.
Pensate a questo dato: circa 20mila persone del nostro territorio, vale a dire più o meno un quartodella popolazione grossetana, ha avuto modo, per i motivi più disparati, di entrare in contatto con il Cemivet e più in generale con il mondo militare, compresi anche i civili che vi hanno lavorato e che vi lavorano e le loro famiglie: un patrimonio sociale ed economico davvero di tutto rispetto.Il mio auspicio è che questa sia solo la prima tappa di un percorso nuovo, di apertura del Consiglio Comunale alle realtà più belle di Grosseto. Lavoreremo per questo obiettivo. Grazie ancora al Cemivet per l’ospitalità, nella certezza che una simile occasione, in virtù di un impegno comune e condiviso, contribuirà a dare il giusto merito alle donne e agli uomini che ogni giorno, con passione e professionalità, vi lavorano.
Grazie. Il presidente del Consiglio comunale di Grosseto Fausto Turbanti
"Grazie signor Presidente, per me è davvero una gioia prendere la parola durante questo Consiglio comunale così importante e significativo per il nostro territorio. Rivolgo un saluto caloroso a tutte le autorità presenti, al Prefetto di Grosseto, e grazie al Centro Militare Veterinario, al Colonnello Salvatore Santone, comandante del centro, e al colonnello Mario Piero Marchisio, che lo è stato fino allo scorso settembre 2022.
Oggi ci troviamo in uno dei luoghi simbolo del territorio, una piccola città nella città, che costituisce una vera e propria eccellenza non certo solo per noi ma per tutto l’esercito italiano e, di conseguenza, per il Paese. Ho usato un termine, eccellenza, a cui spesso si fa ricorso in maniera eccessiva o indiscriminata. Ebbene, non è questo il caso: al CeMiVet esistono realtà uniche, specializzazioni che solo qui vengono studiate, sviluppate e poi messe a disposizione delle Forze Armate. E noi come comunità, come grossetani, non potremmo essere più onorati diavere questo vero e proprio tesoro a cui oggi rendiamo giustamente merito.
Un mondo, quello del Cemivet, che ha una storia radicata nel tempo, da oltre 152 anni (quest’anno saranno 153): la sua data di nascita risale infatti addirittura al 1870. In pratica, un secolo e mezzo di coabitazione, fatta di collaborazione continua e proficua, di incontro con l’Amministrazione comunale, di scambio con la città. L’attaccamento è ancor più forte - oltre che nella garanzia di un importante presidio sul territorio - quando si parla di tradizione, come nella gestione dell’allevamento dei cavalli, il servizio veterinario, e anche in quella dei terreni.
Come è evidente, da tutti i punti di vista c’è un impegno concreto per il bene della nostra Nazione: il Cemivet garantisce la riproduzione e l’allevamento dei cavalli che poi saranno impiegati nei servizi dell’Esercito, funzioni svolte anche nel settore cinofilo che aggiunge anche l’attività di addestramento degli animali per la specializzazione della ricerca di esplosivi. I binomi che si formano qui (militare e cane) sono quelli che aumentano la sicurezza del personale impegnato nelle missioni all’estero, portando alla scoperta di esplosivo interrato che potrebbe rappresentare un grave pericolo. All’interno del Centro c’è anche il Laboratorio di mascalcia dove vengono forgiati i ferri per i cavalli senza utilizzare prestampati. Lavoro di alta specializzazione che consente di dotare ogni cavallo di un ferro perfettamente adattato ai suoi zoccoli. Massima attenzione quindi a tutto il percorso degli animali, anche agli esemplari che concludono il loro lavoro, con una infermeria dedicata.
Un panorama di attività insostituibili, che sono interconnesse tra loro da un minimo comune denominatore: la capacità di conservare uno sguardo sempre proiettato al futuro, una visione organica e a lungo raggio che è il segreto per un avvenire ancora più forte e operativo: basti pensare, tanto per fare un esempio alla collaborazione con il mondo dell’Università per la ricerca. È quindi un onore ed è doveroso essere qui in questa sede con tutte le Istituzioni cittadine, perché è un modo di stringere ulteriormente il rapporto tra due mondi che si vogliono bene e crescono assieme. Nell’esprimere nuovamente la nostra gratitudine e il nostro apprezzamento per l’opera del Cemivet, il mio augurio, che è una certezza, è che si continui questo percorso,insieme, con lo stesso spirito di fiducia e collaborazione espresso oggi e nel passato". Grazie. Antonfrancesco Vivarelli Colonna Sindaco di Grosseto