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Consiglieri PD Grosseto, via Ramelli: Le intitolazioni di strade e piazze dovrebbero avvenire con il massimo della condivisione
Grosseto: "Quella su Sergio Ramelli è una mozione che, nel nostro Comune, ricalca in piccolo le dinamiche nazionali: mentre il centrodestra perde pezzi e mostra la sua inadeguatezza di governo, cerca di distrarre l’opinione pubblica con battaglie ideologiche. Lo vediamo a Roma con Ventotene e lo vediamo qui a Grosseto con questa proposta divisiva.
Le intitolazioni di strade e piazze dovrebbero avvenire con il massimo della condivisione, e invece la destra impone scelte che non uniscono, ma servono solo a rinfocolare vecchi scontri. Se davvero questa operazione fosse stata pensata in nome della “pacificazione nazionale”, come affermato dall’assessore Rossi, allora come si spiegano le parole di Tornusciolo, primo firmatario della mozione, che in consiglio ha dichiarato: "La giustizia è stata tollerante sulla violenza russa, sulla violenza comunista"?
Delle due l’una: o l’assessore Rossi mente quando parla di memoria condivisa, oppure la sua stessa maggioranza non lo segue. E infatti è stato proprio Tornusciolo a smentire Rossi, affermando con chiarezza: "Non si tratta di memoria condivisa né di pacificazione". Un autogol clamoroso che smaschera il vero intento di questa destra nostalgica: non unire, ma dividere e provocare.
Noi crediamo che la toponomastica debba essere usata per celebrare valori condivisi. Non a caso, la mozione per intitolare una via al Generale Dalla Chiesa è stata approvata all’unanimità, perché fondata su un valore comune e indiscutibile: la lotta alla mafia. Questa destra, invece, preferisce le provocazioni alla memoria collettiva e il conflitto alla responsabilità istituzionale", termina la nota dei Consiglieri PD Grosseto