Comunicato unitario circoli PD Colline Metallifere su Venator
Scarlino: “Orgogliosi di esserci: nella tragedia che coinvolge, con la Venator, un'intera comunità, il Partito Democratico c’è e ci sarà, fiero di aver promosso una mobilitazione che ha coinvolto, accanto ai lavoratori dello stabilimento di Scarlino, le istituzioni, le rappresentanze sindacali, la politica e la società civile”: dichiarano i segretari dei circoli PD delle Colline Metallifere. Rimarcano quel che di positivo è emerso dal buio di una vicenda davvero preoccupante. E assicurano che il PD, nelle diverse realtà coinvolte dalla crisi dell’azienda, non abbasserà la guardia e farà sempre sentire la propria voce, stando al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie. Come ha fatto l’altro giorno, presente ai cancelli della Venator per promuovere e chiudere il cerchio della mobilitazione e della solidarietà.
“Purtroppo la soluzione della crisi non è nelle nostre mani. Ma non per questo ci chiamiamo fuori, continueremo a fare rete e stare sui temi alimentando lo spirito unitario e di comunità, necessario a far sentire a chi può e deve decidere che la risposta va data a tutto il nostro territorio. Il polo industriale del Casone vale il 30% del PIL della provincia di Grosseto ed è irrinunciabile per l’economia del comprensorio. Scarlino ospita l’unico impianto in Italia per la produzione di biossido di titanio, un elemento fondamentale per l’industria. Oltretutto la crisi rischia di coinvolgere l’intera area: una discreta parte dell’acido solforico prodotto dalla vicina Nuova Solmine viene utilizzata nel processo di produzione di Venator”.
“Servono un'assunzione di responsabilità e uno scatto di tutte le istituzioni coinvolte. Regione Toscana ha velocemente rimosso gli ostacoli tecnici e ambientali, autorizzando una discarica a pié di fabbrica per i gessi rossi. Tuttavia, nell’incontro del 17 dicembre in Regione, sono emerse criticità che mettono a rischio la ripresa produttiva a Scarlino; difficoltà legate sia al contesto economico generale sia all’assenza di risorse per la riattivazione dell’impianto, che stanno portando lo stabilimento verso un punto di non ritorno”.
Serve una soluzione che permetta di dare un futuro di lungo periodo alla fabbrica, ma ci sono anche urgenze non differibili: “Le priorità immediate - sottolinea il PD - sono garantire le condizioni necessarie per il prolungamento della cassa integrazione, in scadenza a febbraio, e aprire un tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Ci attiveremo perché venga fatto al più presto”.
Quella di Venator – sottolineano i segretari - è una crisi senza precedenti per il nostro territorio. I circoli PD delle Colline Metallifere continueranno a lavorare al fianco dei lavoratori, delle istituzioni e delle rappresentanze sindacali per trovare una soluzione che garantisca il futuro dello stabilimento e dei lavoratori”, concludono Luca Niccolini - Scarlino, Matteo Iannitelli - Follonica, Mirko Mori - Gavorrano, Flavio Zazzeri - Massa Marittima, Graziella Vatti - Montieri, Cristina Garnini - Monterotondo Marittimo.