Certificazione parità di genere: Mazzeo e Basanieri, Toscana avanti ma servire continuare ad investire nella cultura

Convegno a palazzo del Pegaso con Istituzioni, sindacati, aziende. Il presidente del Consiglio regionale e il presidente della commissione toscana per le pari opportunità: "Il gender gap va colmato ogni giorno con azioni concrete. La modifica di legge sulle nomine è un esempio di buona pratica"

Firenze: Colmare il diverso uomo/donna, sostenere la parità a livello retributivo, migliorare le condizioni per le donne che lavorano, incrementare l'occupazione femminile, facilitare l'inclusione. Di questo si è parlato nel convegno organizzato dalla commissione toscana per le pari opportunità, in collaborazione con l'Università di Firenze, svoltosi oggi, mercoledì 19 marzo, a palazzo del Pegaso.

Una giornata di confronto con Istituzioni, sindacati e aziende dal quale emerge la fotografia di una Toscana all'avanguardia, già molto avanti in termini di rispetto e diritti, ma che punta a fare ancora di più e meglio.

“ Non basta una Certificazione di genere, servono azioni concrete come la legge che abbiamo approvato perché le nomine rispettino il requisito del 50 per cento donna e 50 per cento uomo” ha dichiarato il presidente dell'Assemblea legislativa Antonio Mazzeo intervenuto ai lavori. “Servono entrambe le lenti per approcciarsi al tema, quella maschile e quella femminile”. Solo in questo modo, a detta di Mazzeo, “si potrà mettere in campo strumenti di welfare realmente efficaci”.

Soddisfatta di quanto fatto fino ad oggi il presidente della commissione toscana per le pari opportunità Francesca Basanieri : "Iniziamo a tirare le fila consapevoli che c'è ancora molto da fare. Le buone partiche attive in Toscana sono primi e importanti passi avanti ma il gap è ancora lungi dall'essere realmente colmato. Il confronto serve anche a capire le strategie di livello nazionale, cosa stanno portando a terra nel concreto e cosa serve stimolare e descrivere. Istituzioni, aziende, sindacati, mondo associativo hanno intuizioni che posso arricchire ancora di più il bagaglio di pari opportunità già presenti nella nostra regione e di questo dobbiamo essere tutti molto soddisfatti”.

In termini di formazione e sostegno alle imprese che puntano alla Certificazione della parità di genere, la Giunta ha da pochi giorni aperto un bando per 400mila euro. "Si tratta - ha spiegato l'assessore alle pari opportunità Alessandra Nardini intervenuta al convegno - di una grande opportunità per le aziende, soprattutto medio piccole che poi rappresentano la maggioranza del nostro tessuto imprenditoriale. La Certificazione può migliorare la qualità del lavoro di donne e uomini e crediamo che la sua messa in campo sia un obiettivo strategico non solo per la Toscana ma per tutto il Paese".

"Oggi - ha dichiarato Maria Paola Monaco delegata all'inclusione e diversità dell'Università di Firenze - abbiamo discusso di strumenti concreti per trasformare la parità di genere da principio a realtà quotidiana. Il confronto fra le Istituzioni con il contributo del Dipartimento delle pari opportunità, le aziende e le parti sociali ha mostrato come la Certificazione di genere, il bilancio di genere e gli indicatori ESG possono essere punti fondamentali per il cambiamento. Come delegata della rettrice dell'Università di Firenze e professoressa di Diritto del lavoro, credo che solo attraverso un'azione congiunta di tutti gli attori coinvolti si possa costruire un futuro più equo e inclusivo”.

Nel confronto si sono susseguiti gli interventi di Maria Grazia Maestrelli consigliera di parità regionale; Cristina Arba coordinatrice pari opportunità Cgil Toscana; Barbara Bussotti coordinatrice pari opportunità UIL Toscana; Roberta Carmignani direttrice e referente del Comitato per la parità di genere di C.RE .A Coop. Sociale; Enrico Marone delegato al Bilancio dell'Università di Firenze; Giovanna Michelini ingegneria operativa Leader e Womens; Giada Rafanelli responsabile Apprendimento e Cultura, Thales Italia; Patrizia Rosati Amministratore Delegato di Lanartex srl; Cora Prussi responsabile politiche di genere Fim/Cisl nazionale; Caterina Silvestri per Federmanager Toscana.

Alla giornata ha preso parte anche Cristina Manetti , capo di gabinetto della presidenza della Regione e ideatrice de La Toscana delle donne.