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Cecina: Intitolati i ponti a due donne
Cecina: Il ponte sul fiume Cecina a Marina d’ora in poi sarà il ponte Margherita Hack. Quello tra Cecina e San Pietro in Palazzi sarà il ponte Alda Merini. Ieri mattina le cerimonie di intitolazione con la partecipazione dell’associazione nazionale Toponomastica femminile e gli studenti della scuola secondaria Da Vinci che hanno portato i loro contributi sulle due donne.
L’associazione Toponomastica femminile al momento della sua nascita effettuò un censimento da cui risultò che in tutto il Paese solo 10 strade su 100 erano intitolate a donne e di queste 7 ricordavano sante, martiri beate e solo 3 figure delle società civile, “come se non avessero fatto nulla per essere ricordate - ha sottolineato Paola Malacarne, referente dell’associazione -. Invece dare visibilità e merito alle donne anche attraverso la toponomastica offre ai ragazzi e alle ragazze un modello di riferimento per allargare i propri orizzonti”.
“Anche attraverso la toponomastica stiamo cercando di ‘pareggiare i conti’ con il passato - ha detto la sindaca Lia Burgalassi - . Intitolare non è solo mettere una targa. Significa ricordare, imprimere nella memoria. Ed è giusto che nella memoria collettiva ci siano uomini e donne”.
"Queste due donne - ha aggiunto l’assessora alle Pari Opportunità Simona Salvadori - a cui oggi abbiamo intitolato i due ponti nella loro vita non hanno aderito ai canoni convenzionali a cui purtroppo ancora in certi contesti si vogliono ancorare le donne: madri, spose, un passo indietro al marito. Loro sono state altro. E sarebbe bello se questi due ponti per le donne che li attraversano, soprattutto per la ragazze, fossero un invito a essere sempre loro stesse, a seguire le proprie aspirazioni e ambizioni, i propri talenti e passioni, perchè solo in questo modo potremo cambiare le nostre città e i nostri Paesi”.
“In tanti territori, compreso il nostro, lo spazio lasciato nella toponomastica all’impegno delle donne è residuale. Cecina ha deciso di partire da due luoghi di grande transito, ponti che collegano due sponde di un fiume, ponti che sono anche quelli della memoria - sono state le parole del presidente del Consiglio comunale Domenico Di Pietro - perchè è la memoria che permette di costruire il futuro e vogliamo che sia un futuro per tutti e per tutte”.
“Un ponte è il contrario di un muro e non a caso sono stati scelti questi due luoghi iconici per essere intitolati a due donne che si sono fatte esse stesse ponti. Ed è un percorso che non finisce qui - assicura la consigliera comunale Tiziana Agostini, promotrice della mozione che proponeva le intitolazioni -. Ci saranno altri ‘ponti’ lanciati verso altre donne che hanno lasciato il segno”.