Caso Masha Amini, amministrazione comunale esprime incondizionata e piena solidarietà

Monterotondo Marittimo:  "È passato quasi un mese dalla morte di Masha Amini, la donna di 22 anni arrestata dalla polizia di Teheran, perché non indossava correttamente il velo, mentre era città con la famiglia per fare visita ai parenti.

La rabbia della popolazione iraniana contro il regime sta montando in tutto il Paese ed è arrivata fino all’Europa, dove molte città stanno manifestando. Anche l’amministrazione comunale di Monterotondo Marittimo esprime l’incondizionata e piena solidarietà alle donne e agli uomini che in Iran, anche in questo momento, stanno lottando per i diritti e le libertà negate dal regime.

“Le proteste in nome di Masha Amini hanno portato a diversi arresti e ad una feroce repressione. Il regime iraniano sta uccidendo centinaia di manifestanti. Tra le vittime c’è anche un’altra ragazza, la sedicenne Nika Shahkarami, che è stata uccisa dopo essere scena in piazza per manifestare contro la morte di Masha Amini. Il Comune di Monterotondo Marittimo, insieme alla Commissione Comunale Pari Opportunità, esprime con forza la sua ferma condanna alla violenta repressione in atto in Iran. Una repressione che cerca di soffocare il risveglio di un popolo umiliato e privato dei diritti e della dignità, che sta trovando il coraggio di ribellarsi al regime. L’Iran viola quotidianamente i diritti umani e civili di uomini e donne, ed in particolare di queste ultime, che vivono nella più completa segregazione in nome della religione. In Iran non hanno vita facile le donne, le persone con disabilità e le minoranze etniche e religiose. La tortura e altri maltrattamenti, compreso il diniego di adeguate cure mediche ai prigionieri, sono pratiche diffuse come riporta Amnesty International, ed è ampiamente utilizzata la pena di morte per la repressione politica. Il nostro pensiero e la nostra vicinanza va al popolo iraniano che sta trasformando la protesta in una rivoluzione sociale che parte dal coraggio delle donne che hanno deciso di dire BASTA", conclude Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo