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Campagna vaccinale, Lo Spi Cgil invita tutti gli anziani a vaccinarsi
Centenari: «ancora 2,5 milioni di over 60 non vaccinati, specialmente fra i 70 e gli 80 anni. Prenotatevi o contattate i medici di famiglia o il numero verde regionale. Lo Spi d’accordo col Green pass».
Grosseto: «La variante Delta del Cov-Sars-2 è una minaccia che incombe, e sottovalutarne le conseguenze sarebbe da incoscienti. Così come è un po’ surreale che qualcuno delegittimi il ricorso al cosiddetto Green Pass, o l’urgenza di concludere la campagna vaccinale. Per questo come Spi Cgil invitiamo gli ultrasessantenni a prenotarsi sul portale regionale per arrivare in sicurezza all’autunno». A sollecitare i maremmani a vaccinarsi è Lorenzo Centenari, segretario provinciale dello Spi Cgil. Il sindacato dei pensionati fortemente impegnato a sostegno della campagna vaccinale della Usl Toscana sudest.
«La stagione estiva è coincisa con due fenomeni – spiega Centenari: da una parte un miglioramento parziale della situazione pandemica, dall'altro un sentimento pericoloso all’insegna del “liberi tutti”.
La consapevolezza che il miglioramento del quadro dipende dalla prima fase di vaccinazione di massa, tuttavia, non può far velo al fatto che l’immunità di gregge – almeno l’80% della popolazione vaccinata – è ancora lontana dall’essere raggiuta.
In questo momento, infatti, tenuto conto che gli under 12 sono esclusi dalla vaccinazione, il 68,2 per cento degl’Italiani ha fatto almeno la prima iniezione, e solo il 50,1 per ceto è completamente immunizzato grazie al richiamo. Ma soprattutto – aggiunge Centenari – ci sono circa due milioni e mezzo di over 60, per lo più nella fascia fra i 70 e i 79 anni, che non hanno effettuato nemmeno la prima iniezione. E si tratta delle persone più esposte al rischio di infezione e di sviluppo dei sintomi gravi del Covid.
In particolare, solo l’82 per cento dei settantenni risulta vaccinato, con una partecipazione troppo bassa. Invitiamo prima di tutto questa fascia di cittadine/i a far ricorso al vaccino, superando ogni perplessità. Poi chiediamo alla Usl Toscana sudest di vaccinare tutto il residuo personale sanitario e socio-sanitario, raggiungendo anche assistenti e badanti che lavorano nelle case.
La vaccinazione è prima di tutto un diritto – chiosa il segretario dello Spi - ma rappresenta anche un obbligo morale per chi, di professione, si dedica alle cure e ogni forma di assistenza degli altri.
Infine, guardiamo al panorama scolastico: é determinante, per non ricadere nella Dad, che tutto il personale scolastico si senta impegnato a vaccinarsi. Tutelando docenti, studenti e personale Ata.
Non siamo ancora in grado di debellare il Covid – conclude Centenari - ma possiamo ridurne l’impatto e abbattere il livello di rischio, prevenendo la diffusione di nuove contagiose e aggressive varianti».