Boschi, Coldiretti Toscana: 'Rivedere i piani regionali e necessarie deroghe ai vincoli paesaggistici'

Il 53% del territorio è boschivo. Firenze: Rendere i Piani Paesaggisti più aderenti alle necessità delle aziende boschive e ottenere dal MIBACT deroghe ai vincoli paesaggistici che aggravano di costi e tempi biblici le normali attività agrarie come il taglio colturale. E’ quanto chiede Coldiretti Toscana al presidente della Regione Giani, a seguito del parere espresso dal Consiglio di Stato il 30/06/2020 avverso la delibera della Giunta Regionale che aveva autorizzato il Piano Specifico di Prevenzione AIB (Anti Incendio Boschivo) per il comprensorio territoriale delle pinete litoranee di Grosseto e Castiglione della Pescaia, anche se soggette a specifico vincolo paesaggistico.

“Ciò comporterebbe un aggravio di costi per ottenere l’autorizzazione paesaggistica, oltre alla VincA la valutazione di incidenza e l’autorizzazione idraulica, e un appesantimento burocratico che farebbe perdere oltre 130 giorni di tempo alle aziende. Per questo abbiamo inviato una lettera Presidente di Giani chiedendo di avviare un tavolo tecnico per approcciare la modifica dei Piani Paesaggistici e opportune deroghe ai vincoli paesaggistici qualora le operazioni colturali non vadano a stravolgere il paesaggio”, afferma Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.

“Serve una stretta della Regione Toscana verso un segmento dell’attività agricole che è vitale per l’ambiente e l’economia stessa della nostra regione che vede oltre 1 milione e  200 mila ettari occupati dal bosco, con un numero di imprese che sfiora le 13.000 unità con 40.000 addetti”, aggiunge il presidente Filippi. Si tratta di un settore indispensabile per la Toscana con un valore di circa 600 milioni di euro, “per cui chiediamo la massima attenzione in un 2020 – continua il presidente Filippi- segnato fino ad ora da elementi di criticità che alzano considerevolmente il livello di allerta per gli incendi”.