BolsenArte, successo per il concerto “In nome della madre”
Al teatro San Francesco la grande musica del settecento e la storia del manoscritto “ritrovato”
Bolsena: Nella splendida cornice del teatro San Francesco, per il festival BolsenArte Winter Edition, un pubblico molto numeroso ha assistito il 15 dicembre a “In nome della madre”, uno spettacolo originale, nel quale prosa contemporanea e musica settecentesca hanno dialogato alla perfezione.
"Il festival rappresenta una straordinaria opportunità per Bolsena di unire la bellezza del nostro territorio alla magia della musica, creando un'atmosfera unica che coinvolge tutta la comunità – afferma il vicesindaco con delega alla cultura del Comune di Bolsena Raffaella Bruti -. BolsenArte si conferma ogni anno come un'occasione di incontro tra diversi linguaggi musicali, con un programma ricco e variegato che spazia tra generi diversi, dalla musica classica alla contemporanea, dal jazz alle sonorità più moderne. Siamo quindi soddisfatti di come la rassegna sia cresciuta in termini di qualità artistica, portando affermati musicisti e offrendo spazi di espressione e creatività a talenti locali e emergenti, e di seguito, con una grande partecipazione di pubblico”.
A impreziosire il concerto, oltre ai quaranta artisti alcuni di fama nazionale, è stata, nella prima parte, la musica di Giovan Battista Pergolesi con il famoso “Stabat Mater”, una delle opere più suggestive ed eseguite al mondo, quale simbolo della grande epopea barocca italiana e vetta indiscussa della creatività umana per intensità mistica unita al linguaggio che sarà proprio della scrittura del teatro d’opera. La lettura di alcuni brani tratti dall’opera letteraria dello scrittore Erri de Luca “In nome della Madre” ha contribuito a rendere ancora più particolare l’evento. Nella seconda parte gli spettatori hanno ascoltato la più unica che rara esecuzione dello sconosciuto “Dixit” in fa maggiore di Nicola Porpora, uno dei più importanti compositori della Scuola Napoletana del Settecento attivo, oltre che a Napoli, a Roma, alla corte di Sassonia, Vienna, Venezia e Londra.
Il manoscritto è stato fortunosamente “ritrovato”, trascritto e mirabilmente eseguito dal Coro della Scuola di Musica di Testaccio, preparato dal maestro Renzo Renzi, e dall’Orchestra di Archi Europa Musica di Roma diretti dal maestro Francesco Traversi, che ha voluto dare una interpretazione filologica alla complessa partitura. Come solisti si sono esibiti Arianna Miceli e Leonora Leonori, soprani, Antonello Dorigo, contraltista, e Jaime Navarro, tenore. “Un ringraziamento particolare da parte dell’Amministrazione va al maestro Traversi, per la mirabile direzione – conclude il vicesindaco Bruti -, e al maestro Renzi, per aver scelto Bolsena per questa prima spettacolare esecuzione”.