Barzanti, Pci: 'Invece bonus monopattini si dovevano potenziare gli ospedali e assumere personale sanitario'

Firenze: “I vari governi, in Italia, propongono ogni anno molti bonus che impattano sulle nostre vite, riguardando azioni o scelte quotidiane. Vi sono bonus per acquistare nuovi mobili, effettuare lavori di ristrutturazione nelle case, bonus per favorire l’assunzione di donne, giovani o disoccupati, per mandare i figli all’asilo, e così via.

Detta così, la cosa, può anche sembrare buona, e visto lo smantellamento dello stato sociale compiuto da centrodestra e centrosinistra in questi anni in parte lo è, anche se tra i tanti bonus non troviamo traccia di alcuni che sarebbero stati davvero utili come quelli per garantire internet ai ragazzi ed i contributi per l’acquisto di computer e tablet per la didattica a distanza.

Tuttavia noi comunisti crediamo che queste opzioni sono solo dei palliativi e che l’unica soluzione sta nella realizzazione di un sistema in cui tutti i diritti fondamentali, dal lavoro alla casa, dalla sanità alla scuola, sono pienamente garantiti e dove l’assistenza sociale funziona senza doversi inventare bonus che assomigliano a propagandistiche regalie. Con tutto ciò, chiarito che serve la solidarietà sociale e non la carità, una considerazione vogliamo farla anche in merito ai bonus, tanto più alla luce di quanto sta accadendo con il covid-19 e del fatto che il ritorno della pandemia era scontato.

Come Pci chiediamo infatti per quale motivo, piuttosto che istituire nuovi bonus, il governo nazionale e la regione Toscana non hanno impiegato alcune di queste risorse, almeno quelle per le vacanze ed i monopattini, per realizzare o adeguare gli ospedali, potenziare i pronto soccorso, realizzare nuove terapie intensive e reparti di cura sub-intensiva, assumere un numero maggiore di medici ed infermieri, operatori socio-sanitari ed altro personale, insomma per mettere i campo con incisività e determinazione tutto quanto era necessario per farsi trovare pronti al ritorno della pandemia, dato che non si era avuta la forza di opporsi alla petulanza e all’aggressività di un’opposizione becera ed ottusa che, in nome di una supposta libertà di movimento, ha alimentato la ripresa dei focolai. Infatti, invece di prevedere adeguate sovvenzioni a favore di tutte quelle attività che, per causa di forza maggiore, hanno subito danni economici, governo e regione hanno assecondato la libertà dell’aperitivo vanificando buona parte di quanto era stato fatto a primavera.

Primum vivere deinde philosophari, dicevano i latini, prima si pensi a vivere e poi a filosofare. Invece né il governo né l’amministrazione toscana, nonostante si fosse ancora in mezzo al tunnel, hanno pensato a potenziare il sistema sanitario tradendo il diritto alla salute e quindi il rispetto della vita”. Questa la dichiarazione del segretario regionale del Pci della Toscana, Marco Barzanti, a margine dell’illustrazione del progetto editoriale “Controvento”, il nuovo periodico che sarà l’organo ufficiale del Pci toscano.

“Si tratta di un progetto in avanzato stato di elaborazione a cui stanno lavorando già da mesi diversi compagni, esponenti delle segreterie regionale e nazionale del partito, ma anche professionisti, grafici e giornalisti, docenti ed intellettuali, che stanno dando in modo volontaristico il loro apporto perché a noi vicini”, ha precisato Barzanti. “L’obiettivo è quello di essere nelle case dei toscani entro la fine di questo 2020”.