Balneari, Fantozzi-Rossi (Fdi): 'La mozione di Fdi alla Camera vuole tutelare il futuro di migliaia di micro e piccole imprese, subito la proroga delle concessioni'
“Il Governo Draghi risponde ai diktat europei, vuole procedere alle gare non curandosi di una miriade di imprese per lo più a conduzione familiare. E con il grandissimo rischio di svendere le nostre spiagge a multinazionali estere”
Firenze: “Siamo al fianco di migliaia di stabilimenti balneari, vogliamo difendere le imprese toscane e italiane, non vogliamo svendere le nostre spiagge e chiediamo la proroga delle concessioni! Con la discussione della mozione di Fratelli d’Italia alla Camera vedremo chi sta dalla parte delle imprese toscane e italiane”. Lo dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico, ed il coordinatore regionale di Fdi, Fabrizio Rossi.
“E’ in bilico il futuro di migliaia di micro e piccole imprese per lo più a conduzione familiare, messe a rischio dall’applicazione della direttiva Bolkestein. Il Paese vive una situazione economica drammatica ma la priorità del Governo Draghi, rispondendo ai diktat europei, sembra essere quella di mettere subito all’asta le concessioni balneari e pregiudicare il futuro di migliaia di imprese -sottolineano Fantozzi e Rossi- Sosteniamo da sempre l’esclusione dei balneari, come degli ambulanti, dalla direttiva Bolkestein. E’ in gioco il destino di tante famiglie del comparto balneare che hanno investito nelle proprie attività, consolidando nei decenni un sistema di accoglienza caratterizzato da una forte identità. Da un giorno all’altro potrebbero vedere andare in fumo i loro progetti, i loro sacrifici, in uno scenario di totale incertezza per il loro futuro. Se le nuove concessioni saranno date solo per pochi anni, le società che subentrano per massimizzare il profitto, potrebbero alzare i prezzi dei servizi alla clientela. La costa toscana è attraente per i grandi gruppi internazionali e si potrebbe correre il rischio di perdere il radicamento con il territorio, regalando questo patrimonio del nostro turismo agli appetiti di multinazionali e grandi gruppi stranieri. In Toscana si contano 892 attività distribuite lungo 397 km di costa (2,2 imprese ogni chilometro)”.