Azione: Vendita MPS, facciamo chiarezza

Grosseto: "Al centro dell'attenzione c'è stata spesso MPS negli ultimi anni, banca territoriale per eccellenza, ma quanto mai in questo periodo forse richiede maggiore attenzione la cessione da parte del Ministero dell'Economia del 25% con l' Accelerated Bookbuilding che ha portato nelle casse 920 milioni di €. Ben 315 milioni di azioni della banca, al prezzo di 2,92 euro l’una, evidenziandone un potenziale successo solo perché la valutazione è di quasi il 50% in più rispetto al prezzo di sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale della banca realizzato nel novembre 2022.

Ma le cose sono veramente come ce le racconta il MEF ed in particolare Salvini? Quest'ultimo che a caldo commentava:  "Su MPS un successo dopo la mala gestione PD. Oggi raccogliamo i frutti di scelte strategiche che faranno guadagnare le famiglie italiane dopo i soldi investiti grazie all'ultimo aumento di capitale. Festeggiamo un successo dove tutti gli altri avevano fallito"

Noi di AZIONE, in mezzo a tanta sfrontata propaganda, intendiamo fare chiarezza. Per l'ingresso nel capitale nel 2017 lo Stato ha speso la bellezza di 5,4 miliardi e altri 1,6 miliardi per l'aumento di capitale del 2022 per un totale di ben 7 miliardi. L'incasso di 920 milioni porta ad uno sbilancio di circa 6 miliardi, questa la verità, e nessun "miracolo" governativo, ma un atto anche dovuto da pregresse decisioni concordate anche con la UE. Successo per i risparmiatori "strozzati" dall'investimento ? Solo per gli speculatori od investitori di breve, visto che MPS ha visto crollare le quotazioni a partire dall'inizio del 2020 quando quotava più di 42 € !! Ma una cosa va detta con onestà intellettuale; oggi come oggi MPS ha intrapreso un percorso virtuoso da circa un anno, con bilanci in continua crescita esponenziale e un ritorno all’utile, che per i primi nove mesi del corrente anno si attestano a 928,6 milioni.

Per il resto la rapida diluizione a mercato del capitale dato dalla vendita della quota statale, adesso boccone appetibile per i maggiori gestori di fondi italiani (Kairus,Azimut, Mediolanum, Fideuram tra i più importanti) e numerosi istituzionali stranieri, rischia di rendere ancora più complesso il progetto di fusione con altre banche; già dimenticata la trattativa fallita con Unicredit ? Quindi nessun piano di aggregazione futuro e con il rischio potenziale che l'auspicato matrimonio si trasformi in un incontrollato gioco finanziario dove un potenziale gruppo risanato divenga una preda appetibile dell'ennesimo gruppo bancario straniero.

Noi di AZIONE sottolineiamo quanto sia necessario ancora attenzionarne le sorti visto che MPS è stata ed è ancora la banca di riferimento per tante imprese del nostro territorio, anche di enti e società pubbliche. Senza dimenticare che all' inizio i concorsi di assunzione erano riservati ai residenti nelle province di Grosseto e Siena e che i livelli occupazionali interessano direttamente le tante famiglie residenti che ci hanno lavorato nel tempo e tuttora ci lavorano.

Concludiamo con una notizia che non ci è sfuggita :che il risanamento dell'ultimo anno abbia rappresentato, con la conseguente vendita, un'occasione per le vuote casse statali pronte all'incasso parziale e rapido, ma un'occasione ancor più allettante per i mercati finanziari, è dato dall'operazione di senso contrario proprio dell'ottimo CEO di MPS Luigi Lovaglio che ha contemporaneamente acquistato azioni della Banca senese dopo la quota ceduta dal Tesoro,con 34.000 azioni Mps investendo complessivamente 98.559 euro. Chi vende e chi compra; ed il tempo dirà chi ha avuto ragione nei termini specifici delle quotazioni future di borsa", conclude Antonio Tronconi, Azione Grosseto.