Ateneo fiorentino ‘in cattedra’ per prevenire bullismo e cyberbullismo

Firenze: Insieme contro bullismo e cyberbulismo. Regione Toscana, Ufficio scolastico regionale e Università degli studi di Firenze fanno squadra e stringono un accordo di due anni per fare rete nelle scuole e contribuire con risposte di livello scientifico a creare buone relazioni tra pari e tra studenti e adulti per prevenire il fenomeno che è una triste piaga che affligge le nuove generazioni e rispetto al quale il dipartimento di formazione, intercultura, lingue, letterature e psicologia dell’ateneo fiorentino ha una lunga tradizione di ricerca e intervento.

L’accordo, a cui la giunta regionale ha dato il via libera su proposta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini e dell’assessora all’istruzione Alessandra Nardini, si inserisce all’interno della più ampia collaborazione già in essere con l’ufficio scolastico regionale sul programma “Scuole che promuovono salute”, in base al quale dal 2020 al 2025 saranno programmate azioni ed interventi per facilitare l’adozione competente e consapevole di comportamenti e sani stili di vita: cambiando l’ambiente scolastico, sul piano sociale, fisico ed organizzativo e veicolando messaggi di salute. Le aree di intervento previste sono lo star bene a scuola, affettività e sessualità consapevoli, prevenzione delle dipendenze e di comportamenti a rischio, cultura della sicurezza, cultura della donazione e cittadinanza consapevole, alimentazione e movimento con particolare riferimento, in questo caso, alle ragazze.

“Insieme all’ufficio scolastico e alle aziende sanitarie – commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – siamo riusciti a creare le condizioni per rafforzare la rete delle scuole che promuovono salute arrivando a coinvolgere, ad oggi, 115 istituti in tutta la Toscana. Con questo accordo vogliamo rinnovare l’impegno costante verso il mondo giovanile, e attraverso di loro rivolgerci alle famiglie, lavorando insieme per una scuola sempre più inclusiva in cui la prevenzione e la promozione della salute accompagnino un processo di crescita collettiva”.

"La scuola può e deve essere motore di cambiamento culturale - commenta l'assessora Nardini -. Forma cittadine e cittadini liberi e consapevoli, che devono essere educati al rispetto di ogni persona, al rispetto dei diritti e delle libertà altrui. La scuola deve educare alle differenze e alla parità, prevenire disuguaglianze e violenze, combattere pregiudizi, destrutturare stereotipi e superare retaggi culturali”.”Sono convinta – aggiunge - che questo accordo possa rafforzare il nostro impegno per sconfiggere fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo, e voglio ringraziare i soggetti coinvolti per il loro prezioso contributo"

“Con questo accordo al fianco di Regione Toscana e Ufficio scolastico regionale si consolida il ruolo del dipartimento di formazione, intercultura, lingue, letterature e psicologia e dell’Università di Firenze come principale interlocutore istituzionale per la formazione di docenti per il contrasto del bullismo e cyberbullismo – spiega la prorettrice alla didattica dell’ateneo fiorentino, Ersilia Menesini -. L’intesa prevede la collaborazione dell’università anche in altre attività che i singoli istituti organizzeranno per aiutare gli studenti più a rischio e per sensibilizzare i genitori”

“Con l'intesa – aggiunge il dirigente dell’Ufficio scolastico toscano, Roberto Curtolo - si rafforza l’importante collaborazione Regione Toscana e, in questo caso, anche con l’Università degli studi di Firenze per dare opportune risposte alle scuole toscane partendo proprio dai loro bisogni”.

In particolare l’Università sosterrà le scuole nel costruire una rete di docenti formati nella gestione delle relazioni in classe e supporterà insegnanti, studentesse e studenti con interventi di contrasto del bullismo e del cyberbullismo. Sarà al fianco degli istituti anche per la creazione di politiche scolastiche che aiutino le studentesse e gli studenti più a rischio di vittimizzazione a sentirsi accolti e al sicuro, grazie all’attivazione di sistemi di segnalazione e richiesta di aiuto coordinati da personale adeguatamente selezionato e formato. Infine sosterrà le scuole nella realizzazione di incontri di sensibilizzazione rivolti ai genitori e la Regione nelle azioni di valutazione e monitoraggio scientifico del progetto.