Arriva il basket inclusivo a Grosseto, presentata la Gea Baskin al Pala Austria
Grosseto: Domenica 21 maggio è stata ufficializzata la Gea Baskin, prima squadra grossetana di basket inclusivo. Questa disciplina, nuova per la città di Grosseto, è nata grazie ad un progetto voluto del presidente della Gea Basketball, David Furi, dal vicepresidente Edoardo Furi, da Sara Restante, presidente dell’Associazione Italiana Persone Down, e Mario Santi, che hanno coinvolto alcune associazioni grossetane: Iron Mamme, Associazione Italiana Persone Down, Skeep, Uscita di Sicurezza, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Cooperativa Il Sole e Associazione Italiana Sindrome "X Fragile".
Il baskin è uno sport di squadra, in cui giocano insieme persone con e senza disabilità: il termine "baskin", infatti, deriva dall’unione delle parole "basket" e "inclusivo".
Lo scopo del gioco è segnare più punti della squadra avversaria. Ogni squadra è variamente composta, sia per abilità, genere ed età ed ogni giocatore è portato ad esprimersi al massimo delle sue capacità insieme ai compagni ed al loro interno c’è anche un professionista del basket. Tutto ciò è possibile grazie ad un ingegnoso sistema di regole che viene revisionato periodicamente e che è pensato per adattarsi ai giocatori.
La Gea, che da sempre lavora perché la pallacanestro diventi un fenomeno sociale alla portata di tutti, ha messo subito a disposizione le sue competenze e ha dato il via a questa collaborazione.
Alla presentazione della squadra sono intervenute anche le autorità cittadine, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, l’assessora al sociale Sara Minozzi, la consigliera provinciale Cecilia Buggiani, che ha presentato per l’occasione il progetto “Idee in movimento”, e la consigliera Carla Minacci.
Una dimostrazione di quello che è il baskin è stata data da due formazioni del Costone Siena, società che ha vinto il campionato europeo nel 2018. Le due squadre si sono sfidate in due tempi da sei minuti, mentre il dirigente sportivo Sante Carminucci spiegava al numeroso pubblico intervenuto al Palasport di via Austria, le regole del baskin. Al termine di questa esibizione sono entrati in campo gli atleti della Gea Baskin, molto emozionati per il loro primo incontro al Pala Austria, davanti al pubblico.
«Per noi è stato un giorno molto importante, atteso. Con orgoglio abbiamo fatto il primo passo in questo mondo, dando vita alla Gea Baskin, alla quale hanno già aderito sette ragazzi – ha detto il presidente della Gea, David Furi – Una realtà nuova per la nostra città, ma presente in tutta Italia. È il punto d’arrivo di un percorso che ho fatto insieme a Sara Restante e Mario Santi».
«Grazie a tutti per la presenza, partecipazione e sostegno – ha aggiunto Edoardo Furi – È stato fatto un piccolo ma significativo passo. Il baskin è appena iniziato e abbiamo grandi progetti».
«Il baskin è uno sport che tocca il cuore – secondo Sara Restante e Mario Santi – perché è inclusivo, permette a tutti di giocare. Gli atleti vengono scelti in base alle capacità, non alle loro disabilità; possono giocare uomini, donne, disabili, giovani, anziani. Uno sport inclusivo a tutto tondo».