Andrea Pecorini lancia la sua candidatura. Naspini lo intervista e lo incalza

Follonica: Andrea Pecorini lancia la sua candidatura a sindaco di Follonica in una sala Allegri gremita e piena di entusiasmo. Prima di iniziare è la musica del cantautore Simone Baldini Tosi – primo coup de theatre - a riscaldare l'atmosfera della Fonderia Leopolda. Poi Andrea Pecorini, 53 anni, follonichese da sempre, vicesindaco uscente della giunta Benini, sale sul palco emozionatissimo chiamato – ed è il secondo coup de theatre – dallo scrittore Sacha Naspini che lo incalza subito chiedendogli il perché della scelta della sala Allegri.

“Eugenio è stato un comunicatore del teatro per tutti, un uomo semplice che credeva nel valore civico del teatro. Per questo sono qui, perché l'identità di Follonica nasce da questi luoghi e da qui voglio partire anche io per questa grande avventura che ci porterà alle elezioni dell'8 e 9 giugno”.

Poi sul palco arrivano anche Alessandro Ricciuti ed Enrico Calossi che con Pecorini hanno condiviso il percorso delle primarie: “la loro presenza è la testimonianza della nostra unione in questo progetto politico che guarda al futuro”.


A quel punto entra nel vivo la presentazione del candidato espressione del centrosinistra e Naspini, considerata la vigilia del 25 aprile, va a dritto: “Problemi a definirsi antifascista?” “Questa data non è casuale: per me è scontato da sempre definirmi antifascista. Ma prima ancora che come idea personale, io mi riconosco in pieno nei valori della Costituzione Italiana e tra questi, chiaro e cristallino, c'è l'antifascismo. La libertà è il mio diritto di essere qui e non dimentico la storia che ci ha regalato questa libertà, né ora né mai”.

A chi lo ha punzecchiato parlando di “schemi” e della dicotomia “vecchio e nuovo” Pecorini risponde che anche questo modo di vedere le cose tra vecchio e nuovo è l'ennesimo schema. “Per me non contano gli schemi, la differenza la fanno le persone e le proposte. Come è vero che il vecchio non è sempre sinonimo di migliore, la stessa cosa possiamo dirla anche per il nuovo. Io sono oltre tutto questo: io sono un uomo semplice, del fare, che ha lavorato da sempre per la città che ama, nella quale è cresciuto e nella quale ha fatto crescere i suoi figli. La mia esperienza e i miei valori mi permettono di avere una visione chiara di quella Follonica che deve esprimere tutte le sue potenzialità. Gli schemi, i contrasti, le polemiche su questi argomenti sono vuote”.

La Follonica di Andrea Pecorini è una città delle opportunità: “Si vive bene se si hanno delle opportunità per poterlo fare. In questi anni sono stati messi a sistema strumenti strategici che hanno iniziato a cambiare questa città ma c'è da fare ancora molto, anche perché viviamo una società in continuo mutamento e compito degli amministratori è ascoltare, intercettare, pianificare e concretizzare. Una città delle opportunità è una città che cresce anche dal punto di vista demografico, dove i ragazzi non se ne vanno e dove l'attrattiva per vivere è grande.”

Con quali strumenti si può realizzare?

“Casa, lavoro, pianificazione territoriale sono i pilastri che rendono migliore la qualità della vita dei cittadini. Il mio programma fatto sulle richieste delle cittadine e dei cittadini follonichesi individua percorsi chiari su questi argomenti. Edilizia convenzionata e poi sviluppo economico e turistico con la tutela del nostro bene più prezioso: la costa e il litorale; snellimento delle pratiche per nuovi insediamenti residenziali e commerciali; la rigenerazione urbana che è sinonimo di opportunità di lavoro e di decoro, anzi di bellezza della nostra città; cura del verde pubblico; illuminazione; telecamere. Su questo abbiamo progetti chiari e definiti. Un pensiero fisso in questi mesi è dedicato alle 200 famiglie follonichesi in cassa integrazione per la crisi di Venator che seguiamo con preoccupazione e con vicinanza. Noi non ci dimentichiamo di questa grave situazione. Allo stesso tempo possiamo dire di avere lavorato instancabilmente all'arrivo di una grande e solida azienda sul territorio: IREN che porterà posti di lavoro e un grande indotto per la nostra città. Ma una città dove è bello vivere è anche una città sicura, curata e viva dove il tema del sociale, dei fragili, degli anziani, delle persone in difficoltà non è nell'ultima pagina del programma elettorale. Follonica è una città inclusiva e con un associazionismo molto vivace. Poi la cultura, lo sport, il Carnevale: questa città che molti guardano con ammirazione anche nel territorio ha dimostrato un grande valore con iniziative di altissimo livello.”


Alla conclusione dell'intervista, Andrea Pecorini si rivolge direttamente a Follonica: “Non mi nascondo dietro a un dito, io so che ci sono problemi irrisolti e di fronte a noi abbiamo una società che cambia. Ma io credo in Follonica, credo in questa città e nelle sue potenzialità. Credo che possiamo metterci a lavoro in modo concreto e senza tentennamenti, ogni giorno. Questa è una città per cui vale non dormire la notte. Crediamoci insieme!”

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