Agriturismo maremmano in crescita, ma ancora il sereno non si vede

Determinanti i mesi di settembre e ottobre con gli stranieri.Grosseto: Il presidente di Agriturist Grosseto, Saverio Bazan, commenta questo primo avvio di stagione da post Covid negli agriturismi maremmani. "Ancora il sereno non si vede - dice - ma siamo consapevoli delle potenzialità dell’offerta dei nostri agriturismi". In provincia di Grosseto sono almeno 1.200 le strutture agrituristiche che in primavera subirono un danno di almeno dieci milioni di euro di mancati incassi.

“Attualmente registriamo in Maremma un forte interesse per le spiagge, e la clientela è quasi totalmente italiana - spiega il presidente di Agriturist, associazione di Confagricoltura Grosseto -. Stesso discorso per luglio ed agosto. Da noi il turismo italiano è sempre stato prevalente anche in epoca ante coronavirus. Attende conferme  il tasso di occupazione in settembre ed ottobre. Le prenotazioni sono ancora poche ma speriamo in una tendenza che per ora è solo accennata. Queste ci permetterebbero di recuperare quanto perduto in primavera, con la presenza degli stranieri, in particolare tedeschi, svizzeri, austriaci e olandesi.”

Quindi una maremma in rilancio che si allinea alla Toscana, la patria dell’agriturismo. Nella nostra regione, secondo un monitoraggio di Agriturist nazionale, le strutture sono aperte al 90% e le prenotazioni crescono a partire dal 15 luglio, con molti italiani che l’hanno scelta, soprattutto in agosto, preferendo sistemazioni indipendenti in collina, dotate di piscina, per autogestirsi una vacanza in famiglia, mentre in agosto le richieste provengono principalmente da tedeschi e austriaci.

Bazan chiude con un plauso alla campagna promozionale allestita dall’Ambito Turismo Maremma Sud. “Speriamo abbia la giusta visibilità  e diffusione - conclude - e ci permetta di intercettare nuovi turisti per settembre ed ottobre, così da recuperare quanto abbiamo perduto in questa strana annata”.