Agricoltura: Artea, sì a bilancio di esercizio 2021
La Seconda commissione ha licenziato la proposta di delibera a maggioranza con il sì del Partito democratico e l’astensione del Movimento 5 Stelle. Il bilancio si chiude con una perdita tecnica di 23mila euro. Bugetti: “Occorre capire dove migliorare, anche in vista del prossimo settennato e dei nuovi fondi strutturali, e accelerare la gestione delle rendicontazioni”
Firenze: Sì a maggioranza al bilancio d’esercizio 2021 dell’Agenzia regionale per l’Agricoltura che presenta un valore di produzione di 3milioni 309mila euro contro quello preventivo di 3milioni e 278mila euro con costi di produzione pari a 3milioni323 mila contro i 3milioni e 633mila del 2020 e un disavanzo pari a 22mila779 mila euro. La proposta di delibera, illustrata questa mattina in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd), ha ricevuto il parere favorevole del Partito democratico e l’astensione del Movimento 5 Stelle.
Le competenze di Artea si possono raggruppare in quattro linee strategiche principali: le attività legate alle funzioni di ente pagatore per i fondi Feaga (Fondo Europeo Agricolo di Garanzia) e Feasr (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale); la gestione dell’anagrafe regionale delle aziende agricole e della semplificazione dei procedimenti; il pagamento di programmi regionali ed europei in agricoltura e l’attività di organismo intermedio di programmi regionali ed europei relativi ad ambiti extra- agricoli (Parfsc Fondo Sviluppo e Coesione, il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca Feamp e altri fondi regionali), e di organismo che gestisce altri fondi regionali nel settore agricolo.
Ad illustrare il bilancio è stato il direttore Fabio Cacioli che ha subito messo in evidenza come, per effetto dei maggiori investimenti e delle spese sostenute nel 2021 per consentire al personale di lavorare in smart working già, nel primo trimestre “abbiamo avuto - ha detto - un andamento che è andato oltre alle previsioni contenute sia nel piano degli investimenti che delle spese” e “per questa ragione – ha continuato - abbiamo agito con una riduzione dei costi comprimibili laddove era possibile: ad esempio sulla manutenzione, mantenendo gli standard di sicurezza, sulla riclassificazione di alcune voci spostate da spesa corrente ad investimenti, ad una maggiore richiesta di risorse in conto capitale e di risorse di spese in conto corrente”. Cacioli ha spiegato che poi sono state definite “le azioni di intervento con la formalizzazione di una richiesta in cui si sono evidenziate le esigenze di 449mila euro e di spese correnti per 23mila euro, le prime riconosciute, le seconde no”. Il bilancio si chiude – ha concluso - con una perdita tecnica di 23mila euro e la proposta è di ricoprirla con la riserva nel bilancio di Artea”.
Sul fronte del personale la spesa per il 2021 è pari a 5milioni e 78mila euro per un numero medio di 106 dipendenti, dei quali tre dirigenti. Si è specificato che nel 2021 la struttura del personale ha avuto cambiamenti con avvicendamenti, ricambi e mobilità interna che hanno richiesto un impegno in termini di formazione.
Sul sistema informativo, Cacioli ha ricordato che l’anagrafe contiene tutti i fascicoli aziendali, la storia dell’agricoltura in Toscana e che “si sta lavorando sul gestionale, sull’ingegnerizzazione e sul passaggio al sistema cloud Toscana, a garanzia di tutto il patrimonio informativo”. Infine, due numeri che riguardano Artea come organismo pagatore: “Siamo a 326milioni di erogato sul Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (Feaga) e Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)” e a “35milioni di erogato su extra Feaga e Feasr”.
“Vista la particolarità del momento e della riorganizzazione - ha detto la presidente Bugetti-occorre capire dove migliorare, come impostare il lavoro anche in vista del prossimo settennato e dell’arrivo dei nuovi fondi strutturali e accelerare la gestione delle rendicontazioni“. “Spero che la struttura sia pronta ad implementare anche il personale che nel bilancio di esercizio vedo ridotto, soprattutto nella categoria C” - ha detto Mario Puppa (Pd). Puppa ha poi sottolineato l’importanza della revisione del sistema informatico “non solo per il mantenimento della banca dati, ma spero anche per la revisione di quelle procedure che dovranno portare ad una semplificazione per gli operatori”. Sulla questione del personale Irene Galletti (M5S) ha chiesto “a quanto ammonterebbero le risorse necessarie all’agenzia per lavorare a pieno organico e in condizioni ottimali e quali sono le professionalità mancanti” nell’ottica di una programmazione futura e di un turn over, per creare “una staffetta professionale affinché non vadano perse competenze”.
Il direttore ha risposto che “è stata assegnata una posizione organizzativa addetta all’organizzazione del personale” e “ci stiamo muovendo per rappresentare il quadro più coerente possibile rispetto al piano strategico nazionale definitivamente approvato e per capire quali saranno le novità del settennato”. “Mi preme rappresentare – conclude - che ad aprile 2021, nell’incontro con il ministero dell’agricoltura, si era evidenziata una carenza di profili d e troppi addetti di categoria C che abbiamo riequilibrato secondo le prescrizioni”. Circa i fabbisogni futuri, ha aggiunto: “Ci siamo dotati di strumenti per affrontare il monitoraggio satellitare, ma avremo bisogno delle professionalità giuste”. La proposta di delibera sarà all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale.