Aduc: Mercatini Temporanei. Come non farsi fregare e goderseli

Firenze: "Nel mondo si chiamano, ovviamente, in inglese: “temporary store”: street market, mercatini di Natale e simili. Un momento che viene spacciato per eccezionale, dove i consumatori si sentono protagonisti e speciali. Dove i venditori dovrebbero avere meno costi rispetto ai negozi tradizionali e quindi fare offerte più economiche.

Ci sono fior fiore di teorie e strategie di marketing in merito (1).

Da tempo il consumatore si è ben accorto che per trovare occasioni in questi contesti occorre essere prudenti. Ci sono i mercati settimanali, molto presenti. Poi ci sono quelli di vere e proprie organizzazioni che raggruppano vari negozi e che, unica differenza rispetto ai negozi tradizionali, è che questi ultimi vengono portati per strada con i propri prodotti e prezzi (ci sono anche bancarelle con camerini per provare i capi d’abbigliamento e mo’ di mini-tenda modello “Mille e una notte”).

In questa stagione fioriscono i cosiddetti mercatini di Natale che, tra freddo e festoni, mediamente propongono prodotti a prezzi più alti (per esempio - mercatini cosiddetti nordici - dove una crèpe la paghi 10 euro su un piattino di cartone e dovendo mangiarla in piedi… magari mentre piove…).

Insomma, i “temporary store” sono solo un altro metodo per vendere gli stessi prodotti che si trovano sempre e dovunque. E’ solo una differenziazione di marketing. Questo accade perché oggi il consumatore ha a disposizione mercati aperti 365 giorni all’anno per 24 ore su 24 e, di conseguenza ha tutti gli strumenti per valutare convenienza o meno. Il cappellino di lana della Lapponia, si trova a metà prezzo su Amazon e non è detto che sia di qualità migliore…

Una cosa rimane importante. L’occasione sociale. Incontrare gente, mescolarsi ai profumi, rumori e odori. Parlare mentre si è in fila per uno stinco tedesco con kartoffeln (da mangiare rigorosamente su piatto di cartone con coltelllino di plastica che non taglia, in piedi o su tavoli da festa campestre con sedie di metallo gelide quanto bagnate), può essere una bella esperienza. Importante è ricordarsi che in questi mercati non c’è business per i consumatori, ma solo, eventualmente, umanità", conclude Vincenzo Donvito Maxia - presidente Aduc.

1 - https://www.linkiesta.it/2024/12/perche-i-temporary-store-sono-una-strategia-vincente-per-attirare-i-consumatori/