Verso le amministrative. A Scansano Maria Bice Ginesi chiude la campagna elettorale con Fassino, Marras, Spadi e Termine
Scansano: “Capacità, credibilità, affidabilità, umanità e presenza”: sono le carte vincenti che, secondo Piero Fassino, Leonardo Marras, Donatella Spadi e Giacomo Termine possono portare Maria Bice Ginesi alla guida del comune di Scansano. Sono scesi in campo tutti e quattro per l’ultimo appuntamento pubblico della lista “Scansano Ora”, “Ora perché è questo il momento di cambiare ed imprimere una svolta al governo del nostro territorio” ha esortato Ginesi.
Sabato sera piazzetta Ferrucci, gremita, ha aderito - come ha annunciato Ginesi - alla
manifestazione organizzata da Pangea per non abbandonare le donne afghane.
“Decisione importante perché non c’è nulla che accada nel mondo che non ci riguardi” ha detto Fassino che da presidente della commissione Esteri della Camera anche con Pangea ha lavorato per portare in salvo profughi in fuga dai talebani.
Presenze importanti e calorose quelle dei dirigenti Pd intervenuti a sostegno di Ginesi. L’ultima settimana di campagna elettorale sarà dedicata al porta a porta ed è lì - ha detto Fassino - che “bisogna spiegare che si può anche essere per Salvini o Berlusconi ma domenica si vota per il sindaco, la persona che dovrà amministrare questa comunità. E Bice, che tutti conoscono, ha le qualità per farlo al meglio”.
Qualità umane, innanzitutto: “Sarai la prima che, una volta eletta, non sarai chiamata ‘sindaco’ ma resterai Bice” ha detto il segretario provinciale Pd Termine. “Saprai coinvolgere questa comunità più di quanto sia stato fatto in questi anni“ ha chiosato l’assessore alle Attività Produttive della Toscana Marras. “Sfruttando le capacità organizzative che sono la marcia in più delle donne” ha sottolineato la consigliera regionale Spadi.
Presenze non solo di circostanza ma politiche a tutti tondo. “Sono qui e non potrei che esser qui” ha detto Marras per stroncare definitivamente il chiacchiericcio del “Marras che fa?” innescato dalla candidatura col sindaco uscente Marchi, con
corollario di espulsione dal Pd, del suo amico Mazzuoli. “Un conto è l’amicizia altro è la politica e la giunta Marchi, nata come scelta tecnica di transizione si è trasformata in coalizione politica con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Una scelta sbagliata che non guarda al futuro e chi ha deciso di rimanervi sbaglia: c’è un limite morale e politico che non si può superare” ha spiegato Marras accennando anche alla “iniziativa bislacca rispedita al mittente” con cui Marchi ha tentato di coalizzare le
realtà produttive della zona contro di lui travisando le posizioni sulla geotermia “chiarite con il Comitato e agli atti della regione con la mia firma”. Le centrali a Scansano non si faranno.
Tema dell’incontro, le opportunità offerte dal PNRR per costruire un futuro di sviluppo e coesione sociale. “Non si può che partire dal garantire diritti uguali per tutti” ha ribadito Ginesi ricordando come un territorio “marginale” rischi di esser
tagliato fuori se non si interviene. E dunque sanità e trasporti, innanzitutto. Spadi ha spiegato che si stanno studiando le modifiche al piano sanitario regionale proprio per evitare che un progetto disegnato su realtà più popolose lasci i piccoli borghi senza assistenza “perché il covid ci ha insegnato che non si può centralizzare tutto”. E poi l’agricoltura, il turismo, la cultura. Con un programma ed una squadra costruiti con amore per il territorio: una coalizione che unisce Pd, Cinque Stelle, Sinistra Italiana, Rifondazione comunista, Azione e Articolo 1 con candidati rappresentativi di tutte le frazioni. La campagna elettorale ha portato a Scansano rappresentati del governo regionale, nazionale ed europeo perché “i fondi europei offrono una cornice per un quadro che va dipinto a più mani” ha spiegato Ginesi. Da oggi, il porta a porta. “Se ognuno fa il suo pezzetto di lavoro, il mosaico finale ci darà Bice sindaco”, parola di Piero Fassino.