AIS Toscana in lutto, addio a Osvaldo Baroncelli
Il mondo della ristorazione e della sommellerie piange la scomparsa dello storico Presidente di AIS Toscana, in carica dal 2006 al 2018.Il ricordo ed il ringraziamento dell’Associazione attraverso le parole dell’attuale Presidente Cristiano Cini.Firenze: Il mondo della ristorazione e della sommellerie Toscana piange la scomparsa di Osvaldo Baroncelli, stimatissimo ristoratore nonché storico Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Toscana, per tre mandati consecutivi dal 2006 al 2018.
Socio per quarant’anni dell’Associazione Italiana Sommelier, Baroncelli è stato Delegato di Prato dal 1998 fino al 2006, quando è stato eletto Presidente di AIS Toscana. Ruolo che ha ricoperto fino al 2018, passando il testimone della Presidenza associativa a Cristiano Cini ma rimanendo comunque nel Consiglio Direttivo con la delega, grazie alla sua lunga esperienza professionale, ai Grandi eventi.
Il ringraziamento personale e dell’Associazione è racchiuso nelle parole di Cristiano Cini, attuale Presidente di AIS Toscana, che con Osvaldo Baroncelli ha condiviso anni intensi di vita associativa. “Vogliamo ricordare con il sorriso migliore e tutto l’affetto di cui siamo capaci una delle persone più importanti nella storia di AIS Toscana, Osvaldo Baroncelli, che stanotte ci ha lasciato. In realtà sarà una presenza costante che accompagnerà tutti noi di AIS Toscana, sempre, i suoi insegnamenti, i suoi consigli, le sue visioni, la sua lungimiranza. Per noi e per me, un maestro. Non c’è cosa più triste che perdere un amico senza preavviso. Non siamo pronti ma non lo saremo stati mai. A nome di tutto il Consiglio e di tutti i Soci che ti hanno conosciuto, un immenso grazie”.
Non solo il mondo della sommellerie, ma anche la ristorazione pratese perde dunque oggi uno dei suoi principali protagonisti, il cui nome è legato alla tradizione culinaria da molti decenni. “Figlio d’arte” di papà Bruno che nel 1940 aprì una mescita in piazza Mercatale e poi la Trattoria Bruno di fronte al Teatro Metastasio, Osvaldo Baroncelli è stato fin dagli anni Sessanta uno degli chef più rappresentativi dell’innovazione in cucina. La sua sensibilità lo ha portato fin dagli anni Settanta a frequentare le grandi cucine francesi per evolversi e far evolvere la sua cucina, sempre rimanendo tuttavia legato al prodotto del territorio, alla tradizione gastronomica locale ed alle ricette di famiglia. Quella che compì sulla scia degli insegnamenti appresi in Francia, fu una vera evoluzione culturale; la sua maestria gli permise di filtrarne i principi ed applicarli alla cucina della tradizione che intanto, negli anni Ottanta, trovava spazio in un nuovo ristorante che portava il suo nome, in Via Ferrucci. Facendolo altresì diventare pioniere di un cambio di passo nell’accoglienza e nella mise en place di alto livello, dove all’alta cucina e ai prodotti eccellenti si affianca una nuova cura del dettaglio. Pratico, intelligente e dalla personalità poliedrica, al ristorante Osvaldo Baroncelli seguì anche una attività di catering e banchetti per le istituzioni e clienti famosi della moda italiana. Appassionato di arte contemporanea, la portò addirittura dentro al suo ristorante e per ogni cliente la sensazione era quella di entrare in una vera galleria d’arte.
La stessa lungimiranza e ambizione, così come lo spiccato spirito imprenditoriale Osvaldo Baroncelli li ha portati in AIS Toscana, la cui gestione è stata impostata negli anni della sua presidenza in modo contemporaneo e con uno sguardo sempre rivolto al futuro e all’innovazione.
Sotto la sua guida, l’Associazione è cresciuta e si è evoluta in modo considerevole sotto l’aspetto della comunicazione, dell’immagine, della professionalità permettendole di ottenere risultati importanti e grandi soddisfazioni, anche in termini di riconoscimenti tributati ai sommelier toscani su palcoscenici nazionali e internazionali, dando così lustro ad una Scuola Concorsi considerata tra le migliori in assoluto in Italia e all’estero. Anni impegnativi ma anche stimolanti, grazie all’impegno portato avanti con costanza e passione dalla squadra che l’ha sostenuto, soprattutto nel diffondere la cultura del bere responsabile, far conoscere le eccellenze enologiche del nostro Paese e del mondo, ma soprattutto dare lustro e dignità alla figura professionale del sommelier che riveste un ruolo di sempre più rilevante importanza soprattutto nella comunicazione del vino.
L’ultima intuizione di successo di Osvaldo Baroncelli nell’ambito della ristorazione è del 2015, quando insieme al figlio Francesco dà vita ad un nuovo progetto del quale ne imposta personalmente la filosofia: la cucina thailandese e le più prestigiose selezioni enologiche italiane e del mondo si sposano nel ristorante Naga Thai Bistrot in Via Santa Trinita, primo esempio sul territorio di cucina tipica di tale Paese.