Adottato il Piano di evacuazione in caso di esondazione del fiume Bruna e del reticolo minore
Grosseto: Questa mattina il Consiglio ha approvato l'adozione del piano di evacuazione in caso di esondazione del fiume Bruna e del reticolo minore. Si tratta di un atto fondamentale che analizza le procedure di emergenza di Protezione civile da attivare su scenari di pericolosità e di rischio all'esterno del centro abitato di Grosseto.
“Un tema – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l'assessore alla Protezione civile Riccardo Megale – mai affrontato sotto questo aspetto. Il percorso di studi completa quanto già iniziato nel 2019 per l'Ombrone, con l'aggiunta anche del Bruna e, appunto, del suo reticolo minore. “Parliamo – proseguono sindaco e assessore – di piani legati a potenziali eventi calamitosi che purtroppo vediamo accadere sempre più spesso, come avvenuto di recente in Spagna o nelle esondazioni che hanno coinvolto ampie aree della Toscana e dell'Emilia Romagna”. È stato dunque scelto di approfondire gli studi sulla pericolosità da alluvioni del reticolo secondario per eventi frequenti, cioè che avvengono in media ogni trent'anni, e per quelle poco frequenti, cioè con un tempo di ritorno ogni due secoli. Questi studi ci hanno consegnato una fotografia caratterizzata da bacini di estensione comunque contenuti, pendenze basse e tempi di corrivazione (ovvero momenti di pioggia critici) di molte ore. I tecnici che sono stati incaricati per esaminare le condizioni di eventuali criticità hanno elaborato ipotesi semplificate utilizzando modelli idraulici sviluppati con software dedicati. In seguito alle simulazioni è stato dunque deciso di istituire una zona rossa che, in caso di emergenza, presenta una pericolosità generale per quasi 2mila persone, cioè 828 famiglie e una dozzina di attività. “Il 15% di queste persone – spiegano ancora Vivarelli Colonna e Megale - è costituita da persone ultrasettantenni che quindi in caso di emergenza potrebbero avere bisogno di un'assistenza mirata. I cittadini in zona rossa che sono oggetto di una effettiva pericolosità per la vita umana sono 370: questo elenco sarà aggiornato costantemente e sarà – concludono sindaco e assessore – una banca dati preziosa per la Protezione civile”. Il piano adottato sarà adesso oggetto di osservazioni, prima di giungere poi all'approvazione definitiva.