Vent’anni di 'Senza zaino' in Toscana

di Walter Fortini Firenze: Le scuole “Senza zaino” in Toscana compiono venti anni: un’esperienza didattica innovativa, dove tutto – dagli arredi all’organizzazione degli spazi e delle lezioni – ruota attorno all’idea di una “scuola comunità” e al valore dello studiare assieme e dove il gesto alla fine di ‘togliere lo zaino’ ed andare a casa ‘leggeri’ assume un significato simbolico che serve a mettere in evidenza tre valori cardine del progetto: la responsabilità, la comunità e l’ospitalità.

Le prima scuole “senza zaino” toscane hanno visto la luce in provincia di Lucca, seguite poi da Pisa, Grosseto e Firenze. Una crescita che dal 2001 ad oggi non si è mai arrestata, fino a contare 59 istituzioni, 177 plessi, oltre 1400 docenti e più di 13 mila studenti, tra sucole dell’infanzia, primarie e secondarie.

I venti anni di questa esperienza sono stati al centro di un seminario nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacarati in piazza del Duomo a Firenze, sede della presidenza della Regione Toscana, che si è svolto venerdì 25 febbraio.

Dopo  i saluti dell’assessore all’istruzione e formazione della Toscana Alessandra Nardini del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Ernesto Pellecchia e dell’ideatore del modello “Senza Zaino” Marco Orsi, coordinati dalla referente del progetto “100 Scuole in Toscana” Iselda Barghini, sono intervenuti dall’istituto comprensivo “Mariti” di Fauglia in provincia di Pistoia la dirigente scolastica Laura Valenza e i docenti Silvia Coppedé e Caterina Donati, la dirigente Margherita Carloni e i docenti Antonella Pasualetti, Anna Romoli, Anni Bigi ed Eleonora Gelli del comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Montespertoli in provincia di Firenze, la dirigente Simona Andrei e la docente Marcella Tartagni del comprensivo “Desiderio da Settignano”  di Dicomano in provincia di Firenze, assieme al sindaco di San Godenzo Emanuele Piani. Le conclusioni sono state affidate alla coordinatrice della Rete nazionale “Senza Zaino” Daniela Pampaloni.