Venerdì 18 ottobre alle ore 18:00 Lorella Chechi presenta il suo nuovo libro "Vite dimenticate"

Grosseto: Venerdì 18 ottobre alle ore 18:00 Lorella Chechi presenta il suo nuovo libro "Vite dimenticate", Oltre Edizioni, presso l'Hotel Granduca, via Senese 170 Grosseto. Presenta il giornalista Giancarlo Capecchi Interventi a cura di Silvia Sinibaldi, demoetnoantropologa e archivista

L'AUTRICE Lorella Chechi, è nata il 20 settembre1967 in un podere dell'Alta Maremma, in provincia di Grosseto. La passione per i libri e le discipline letterarie l'hanno spinta a conseguire la maturità classica e la laurea, in Lettere moderne a indirizzo storico, a Siena nel 1993. Oggi insegna in una scuola secondaria di primo grado a Grosseto.

Il 18 settembre.2008 è diventata mamma, “da grande”, di una bella bambina. Le difficoltà sono iniziate prima della sua nascita e la paura di non farcela è stata tanta. Chiara, figlia unica, è meravigliosa ma faticosissima.

IL LIBRO: Persone che scompaiono e di cui non si sa più nulla. Eppure, da qualche parte, hanno una sorella o un fratello, qualche nipote, parenti o conoscenti. Le istituzioni spesso sono al corrente del disagio. Ma nessuno più le cerca. Perché? Che fine fanno? Che vita fanno o hanno fatto, se capita di trovarne ormai solo il cadavere? Lorella Chechi, allibita e mossa a compassione per una vicenda simile, il macabro ritrovamento di un uomo dopo tanti anni dal decesso, s'interessa a queste vite dimenticate, raccontandole con la forza e l'umanità di chi conosce il dolore.

La mia curiosità per questi destini così tragici nacque nel momento in cui appresi la notizia relativa al macabro ritrovamento del protagonista della prima storia. Incredula e avvilita, mentre cercavo di capire come fosse stato possibile un fatto del genere, scoprii che non era un caso isolato. Ne ho rintracciati altri, così drammatici che è difficile soltanto immaginarli. Intense emozioni ogni volta che cercavo di calarmi dentro quelle vicende al limite dell’incredibile. E’ stato angosciante respirare il dolore dei protagonisti intrappolati dentro le proprie fragilità e rimasti sepolti a lungo in casa propria. Ma ciò che mi ha sconcertato all’istante non è il fatto che si fossero lentamente ritirati nel loro guscio sprofondando in mille difficoltà, diventando simili a veri e propri fantasmi ancor prima di morire. Sono rimasta letteralmente allibita di fronte al comportamento del prossimo: palpabile è la mancanza di interesse, di empatia e di sentimento della collettività. In un certo senso, è come se gli altri avessero chiuso le porte di quegli appartamenti e buttato via le chiavi. Infatti, se è molto complicato spiegarsi Il motivo per cui costoro siano rimasti ingabbiati in balia del loro insanabile malessere, è davvero impossibile comprendere l’indifferenza della famiglia e della comunità. Sconforta il tiepido turbamento dinanzi alla loro scomparsa. Scoraggia il fatto che non ci sia stata nessuna iniziativa continua nel tempo per capire dove fossero finiti.

Per Oltre edizioni ha pubblicato, nel 2018, Il paese degli orchi. INGRESSO LIBERO