Velo a scuola, le perplessità del PD

Grosseto: «Davvero “bizzarra” l’ultima trovata dell’eurodeputata leghista Susanna Ceccardi, che raccoglie firme per vietare a scuola il velo alle ragazze musulmane. Dovremo regalarle una copia della Costituzione italiana - commenta Lucia Tosini responsabile pubblica istruzione e cultura della segreteria provinciale PD - e, stia tranquilla, per facilitarle la lettura le segneremo anche gli articoli contro i quali si scontra la sua proposta. Sono ben tre, di facile lettura – come tutta la nostra Carta fondamentale – e di chiarissimo senso. L’articolo 3 stabilisce che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. L’articolo 8 aggiunge che “tutte le confessioni religiose diverse dalla cattolica sono egualmente libere davanti alla legge”: E infine c’è l’articolo 19 che va dritto al punto toccato da Ceccardi: “Tutti  hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume”.

Ceccardi ammanta la sua proposta del “nobile intento” di promuovere l’autodeterminazione delle ragazze (davvero pensa che si possa fare con un divieto e una imposizione?) ma il segretario regionale della Lega Roberto Mugnai - promettendo che il punto sarà nel programma elettorale della Lega per le prossime regionali - dichiara il vero obiettivo: “Tutelare la nostra cultura, le nostre radici e la nostra identità”. In perfetto stile Vannacci.

Noi del Pd siamo convinti invece che forze, risorse ed impegno vadano spesi per promuovere l’integrazione tra ragazze e ragazzi nelle nostre scuole, garantendo spazi e personale adeguati, organizzando corsi di educazione all’affettività e alla sessualità, lavorando per far crescere l’Italia di domani, che non potrà che essere colorata e ricca dell’incontro tra culture diverse. Per questo non ci stanchiamo di denunciare i tagli pesanti imposti alla Scuola dal Governo Meloni, per questo continuiamo a batterci per lo ius soli. Tutto il resto è bieca propaganda per raggranellare qualche voto lisciando il pelo a paure ed egoismi che invece vanno governati ed educati perché tutti i dati e gli indicatori demografici, sociali ed economici ci dicono che l’Italia ha bisogno dei migranti e dei loro figli, ai quali occorre dare pari dignità, opportunità e anche la cittadinanza.

Inoltre, se la Ceccardi viaggiasse per le scuole italiane di ogni ordine e grado si accorgerebbe che molte scuole si mantengono aperte agli italiani solo grazie alla presenza in loco dei migranti e di quanto sia ormai poco importante il colore della pelle, il velo, il turbante e il cappello, poiché la quasi totalità degli operatori della scuola lavora per una reale integrazione e perché le differenze diventino occasione di conoscenza, di confronto e di arricchimento. Siamo assolutamente convinti che nell’educazione al reciproco rispetto e non alla tolleranza (nel cui concetto si nasconde il giudizio di chi ancora si crede un passo più avanti), nell’educare a scelte consapevoli, stia la chiave per progettare un futuro di pace per i nostri figli e le generazioni future di tutti i colori del mondo, di tutte le religioni, di tutte le culture e tradizioni, così come siamo assolutamente sicuri che questo compito spetti in primis a quello Stato, che si fonda sulla Costituzione, che, come recita il 2° comma dell’art.3 ha il compito di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”

Il Pd continua a lavorare per l’Italia del futuro, la Ceccardi intanto studi la Costituzione, comprenda che solo l’integrazione vera, che in primis si costruisce proprio a scuola, ci salva dagli estremismi, e si confronti con i valori delle madri e dei padri della nostra Carta fondamentale!».