Valorizzare e sostenere il caregiver familiare, a Firenze una giornata di studi
Firenze: Il caregiver è una figura fondamentale nell’assistenza e nella cura del familiare non autosufficiente, ma proprio per questo occorre che venga sostenuto, valorizzato e resa libera di poter sviluppare anche i propri progetti di vita. È stato questo il tema dominante della giornata di studi organizzata dall'Assessorato alle Politiche sociali della Regione in collaborazione con la Presidenza della Terza Commissione del Consiglio regionale che si è svolta questa mattina a Firenze, all’auditorium del Meyer Health Campus.
L’iniziativa, cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, tecnici, dirigenti regionali, alcuni dei principali attori del sistema di interventi e servizi sanitari e sociali, le associazioni del terzo settore e molti caregiver, ha rappresentato un’occasione per sensibilizzare sulla rilevanza sociale delle persone che nella loro vita quotidiana dedicano tempo di cura ai propri cari o alle persone più fragili.
“In un moderno sistema di welfare – ha evidenziato l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli - occorre impegnarsi affinché ciascuna persona fragile possa avere ben tutelato il diritto di sviluppare il suo progetto di vita, ma tale diritto possa essere garantiti anche al familiare che gli è vicino, lo cura, lo assiste, lo sostiene: fare il caregiver a un proprio congiunto deve essere sempre di più espressione di una libera scelta, non una necessità né tantomeno un obbligo.
Per realizzare questo obiettivo occorre riportare al centro dell’agenda politica tutti gli strumenti di cura e protezione delle persone, considerarli davvero necessari, e abbattere tutte quelle frammentazioni, a livello di interventi finanziari e di servizi, che ci impediscono di utilizzare le risorse, spesso già limitate, nel modo migliore”.
Gli interventi che si sono susseguiti sono serviti a conoscere le proposte di legge nazionali attualmente sul tappeto in materia di caregiver e a compiere un approfondimento sulla proposta di legge regionale (dopo l’approvazione in giunta è attualmente all’esame del Consiglio), pensata proprio per riconoscere e valorizzare la figura del caregiver familiare e al contempo collocarlo nella rete integrata dei servizi toscani.
Centrale è stata la testimonianza di vari caregiver e dei rappresentanti delle associazioni di cui fanno parte: le esperienze di vita hanno dimostrato nel modo più efficace tutto il valore umano e sociale che contiene questo ruolo, ma anche i costi elevatissimi in termini emotivi e di spazi di vita propria che spesso sono costretti ad affrontare.
Anche in quest'ottica è stato valorizzato il lavoro svolto dal Centro regionale di ascolto: nato tre anni fa il Centro fornisce al caregiver familiare un servizio telefonico di informazione ed orientamento sui servizi sociali e sanitari presenti sul territorio ed un supporto psicologico individuale necessario per mantenere il benessere e l’equilibrio personale nel prestare assistenza al proprio familiare.
I contatti totali dalla attivazione del servizio ad oggi (2022-2024) sono stati 2063
(per 602 caregiver): si tratta di caregiver (oltre il 70% donne) che si sono rivolti a questo servizio per ricevere consulenza o sostegno psicologico, informazione, orientamento.
E proprio per dare strumenti di conoscenza e di aiuto, in occasione dell'iniziativa è stato distribuito un vademecum realizzato con l'obiettivo di mettere a disposizione delle famiglie una ricognizione sulle possibilità di sostegno per i caregiver familiari e per le persone assistite.