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Toscana, Scaramelli rieletto per terza volta Vicepresidente del Consiglio regionale
Firenze: “Ringrazio i colleghi della maggioranza per l’apprezzamento e la fiducia nel lavoro svolto. Oggi, per la terza volta in tre anni, mi hanno rieletto Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, una elezione né banale né scontata che consolida l’intesa politica e l’impegno assunto con i cittadini toscani in campagna elettorale a sostegno del presidente Eugenio Giani”.
A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo di Italia Viva, che aggiunge: “continuerò a portare avanti il mio lavoro con coerenza e lealtà, tenendo alta l’asticella del riformismo in Toscana”.
La votazione si è resa necessaria a seguito della riduzione della composizione del gruppo Italia Viva.
Stefano Scaramelli è stato rieletto vicepresidente del Consiglio regionale con 20 preferenze. A ricevere voti anche la consigliera Elena Rosignoli (Pd) 4, Silvia Noferi (M5S) 2, Lucia De Robertis (Pd) 1; invece 11 sono state le schede bianche.
L’Aula si è, infatti, aperta con la presa d’atto della decadenza dalla carica di vicepresidente di Scaramelli e relativa elezione supplettiva, resasi necessaria a seguito della consistenza numerica del gruppo consiliare di Italia Viva che, dopo l’uscita di Maurizio Sguanci, è rimasto composto da un solo consigliere. A norma di regolamento, in caso di decadenza della carica di un componente dell’Ufficio di presidenza, la presa d’atto della decadenza e la relativa sostituzione è all’odine del giorno della prima seduta utile di Aula e il Consiglio può anche riconfermare nel ruolo il consigliere decaduto.
È stato il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli a proporre la “rielezione del collega Scaramelli, perché – ha detto - quello che sta accadendo succede per una previsione regolamentare e pensiamo che lo spirito di coalizione non debba venir meno nemmeno a causa di un errore grave di una parte dei componenti di Italia Viva. La coalizione è composta dal partito democratico e da Italia Viva e quindi pensiamo che non sia giusto assommare il ruolo di presidente del Consiglio con quello di vicepresidente e pensiamo che questa proposta sia tesa a rafforzare la leale collaborazione all’interno di quest’Aula e politicamente all’esterno”.