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Sicurezza urbana, M5Stelle Grosseto: 'Cartina al tornasole che certifica il fallimento dell’operato dell’amministrazione'
Grosseto: "L’escalation dei furti che Grosseto sta vivendo in questi mesi, - dice Gianluigi Perruzza, capogruppo Movimento 5 stelle Grosseto - è la cartina al tornasole che certifica il fallimento dell’operato di un’amministrazione bravissima nel tappare una buca, ma incapace di agire quando ha di fronte un tema leggermente più complesso. E la questione dei furti è un tema complesso che contribuisce a mettere in risalto la mancanza di legalità, di sicurezza e civile convivenza: segnali tra i più evidenti di una società e di una politica disgregate".
"Questo è il risultato di chi pensa di governare senza le necessarie competenze, - prosegue Perruzza - soprattutto ai vertici delle istituzioni deputate a contrastare il decadimento della sicurezza urbana e conseguentemente il livello vivibile della città. Grosseto non ha un vero comandante della polizia municipale. L’ultimo è stato Felice Serra. Grosseto non ha un assessore alla sicurezza con una storia ed una preparazione personale tali da trasmettere ai cittadini, fiducia e sicurezza, anzi, è esattamente il contrario.
Grosseto non ha un Sindaco all’altezza del ruolo, soprattutto per quanto riguarda il Sindaco come ufficiale di Governo in possesso di potenti strumenti in materia di incolumità pubblica e sicurezza urbana che non vengono utilizzati per incapacità e mancanza di volontà. Questa amministrazione ha gestito un tema molto tecnico-scientifico con la classica locuzione “fritto misto”: un po’ di telecamere che nessuno controlla, tanti proclami come i vigili di quartiere, i vigili a cavallo, i cani poliziotto, qualche lampione in più con luci a led anziché agli ioduri. È evidente a tutti.
Ad inizio consiliatura, prendendo clamorosamente spunto dal programma del M5S Grosseto, l’amministrazione Vivarelli firmò una collaborazione con l’università di Siena, ma purtroppo per i cittadini, dopo l’attuazione del questionario conoscitivo, non è stato fatto più nulla: tempo e soldi pubblici utilizzati malamente.
Il questionario, come da programma M5S, era uno dei primissimi atti di un progetto molto più articolato e complesso che definimmo con il Dipartimento di criminologia e difesa sociale dell’Università di Siena e che, se applicato, avrebbe cambiato radicalmente questa città. Infatti, sulla sicurezza di una città influiscono l’urbanistica, la mobilità, il welfare e l’assistenza ai disagiati, la cultura della legalità, la costruzione di senso di comunità, l’arredo e il decoro urbano, la presenza di luoghi di aggregazione, il recupero dei luoghi abbandonati a cui restituire una funzione urbana, l’economia e altro ancora. Ed il fallimento di Vivarelli Colonna è scritto in tutti questi temi. Firmato, sindaco ed assessori inadeguati ai propri ruoli.
Vogliamo concludere citando un paio di cose che innalzeranno la conoscenza degli attori preposti a garantire sicurezza ai cittadini grossetani (speriamo ancora per poco): la norma europea UNI CEN TR 14383 sulla pianificazione urbanistica anticrimine; il sistema contro i furti definito come “predittivo”, capace di infliggere un duro colpo ai malintenzionati. Purtroppo per questa città, siamo sicuri che è come parlare di integrali e derivate a un laureato in lettere antiche", termina la nota.