Prevenire le truffe agli anziani, un protocollo tra Regione e Carabinieri
Sicurezza. Associazione Controllo del Vicinato, intervista il sindaco di Grosseto
Grosseto: Il presidente dell’Associazione Controllo del Vicinato, Ferdinando Raffero intervista il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
(Intervista diffusa attraverso la newsletter nazionale dell'Associazione, n° 1 di Gennaio 2025)
- Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
Il Controllo del Vicinato a Grosseto è attivo dal 2017. Inizialmente, esisteva un unico gruppo di Controllo del Vicinato che operava principalmente nella zona delle Squadre Basse, in particolare nel quartiere Cernaia. Il coordinatore è l’ex comandante dei Carabinieri di Marina di Grosseto, Luigi Ciccone.
- In quale modo ne siete venuti a conoscenza ?
La realtà del Controllo del Vicinato si è sviluppata a livello nazionale nella prima decade degli anni 2000. A Grosseto, questa iniziativa è nata in particolare nelle zone rurali, dove era necessario implementare il controllo tra i residenti per tutelare la sicurezza delle proprietà e dei cittadini.
In seguito, il Controllo del Vicinato si è esteso anche alla città, grazie alla creazione di una disciplina specifica coordinata dalla Prefettura, che si è assunta la responsabilità di organizzare e gestire l’operato dell’iniziativa.
Il 19 giugno 2023, il Comune di Grosseto ha firmato con il presidente dell’Associazione Controllo del Vicinato A.C.D.V. una lettera di intenti per regolamentare l’attività dell’associazione.
- Come è strutturato ?
Questi gruppi sono formati da aderenti e coordinatori volontari, uniti per collaborare con il Comune di Grosseto, tramite il delegato del Sindaco ai rapporti con il referente comunale dell'Associazione Controllo del Vicinato di Grosseto Sergio Rubegni ed i coordinatori dei gruppi operanti, e, conseguentemente, con le forze dell'ordine e le Autorità, tramite la Prefettura.
- L’Amministrazione come lo supporta ?
Il supporto dell’Amministrazione comunale si concretizza tramite la sottoscrizione dei vademecum operativi e la firma della lettera di intenti con il Comune di Grosseto.
Questi strumenti hanno l’obiettivo di definire i rapporti tra le parti coinvolte.
Inoltre, la nomina di Amedeo Vasellini come referente del Comune per i Gruppi del Vicinato ACdV, ha aggiunto un ulteriore punto di contatto diretto tra il sindaco e l’associazione.
- Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune ?
Preme sottolineare che il Cdv è un'associazione tesa a prevenire la criminalità con una partecipazione attiva dei residenti, ma i reati sono cosa ben distinta dall'operato del Cdv, nato appunto per ridurre il verificarsi degli stessi contro la proprietà e le persone.
Potrebbe apparire, dunque, come una forzatura mettere in rapporto la natura o il tipo di reato con l'operato dell'associazione cui va, senza dubbio alcuno, tutto il mio ringraziamento.
- Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti ?
Il secondo punto degli obiettivi del Controllo del Vicinato, sottoscritto con l’Amministrazione comunale nel vademecum, recita: “favorire lo sviluppo di una cultura di partecipazione alle tematiche di sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce e organizzata”.
Questo principio riassume in modo esemplare l’aspetto sociale dell’iniziativa.
Sebbene il Cdv abbia una funzione di deterrenza nei confronti di illeciti e reati, la sua azione principale consiste nel creare una rete di solidarietà e collaborazione tra i cittadini.
Questo approccio sociale è fondamentale per rispondere ai bisogni diffusi della collettività, non solo in tema di sicurezza, ma anche di salute e prevenzione.
- Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione nel rispetto delle singole competenze e ruoli ?
Nel 2018, è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra la Prefettura e il Comune di Grosseto, denominato “Patto per Grosseto Sicura”.
Questo accordo ha definito azioni comuni per la tutela della sicurezza urbana, mirando a incrementare la sicurezza percepita e a prevenire forme di degrado urbano.
Tuttavia, credo che, a distanza di sette anni, sia necessario aggiornare le strategie in base alla nuova percezione della sicurezza da parte dei cittadini. È fondamentale, quindi, avviare un’indagine per comprendere meglio le esigenze attuali e ripianificare le azioni congiunte per rafforzare il controllo della sicurezza.
Desidero comunque esprimere il mio apprezzamento per il lavoro svolto finora dal Cdv e dai suoi membri, che hanno sempre dimostrato un atteggiamento responsabile e sensibile.
- Pensa al Controllo del Vicinato come un qualcosa a se stante o una componente importante della cosiddetta ‘Sicurezza partecipata’ ?
La “Sicurezza partecipata” può essere definita come un sistema che promuove un rapporto di reciproca collaborazione e fiducia tra le forze dell’ordine e i cittadini, focalizzandosi sulla prevenzione e sullo scambio di informazioni.
La firma del protocollo di intesa con la Prefettura, la stipula della lettera di intenti con l’associazione Acdv e la nomina del referente comunale per il Controllo del vicinato sono tutti elementi che definiscono chiaramente il concetto di sicurezza partecipata.
L’Amministrazione comunale ha da tempo intrapreso azioni concrete in questa direzione, garantendo un impegno costante tra i cittadini, il Comune di Grosseto e le Forze dell’ordine, con l’obiettivo di rendere la nostra città un luogo più sicuro per tutti.